Ricette della tradizione
Carnevale: facciamo le tagliatelle fritte!

tagliatelle
Foto di Luca Colombo
3 | 1 voto/i

A carnevale, in Emilia Romagna, le tagliatelle caramellate non possono mancare. Una ricetta tradizionale che merita di essere scoperta, per poi...innamorarsene!

Se parlando di cucina dell’Emilia Romagna si nominano le tagliatelle, il pensiero corre immediatamente a un ricco primo piatto, carico di salsa. Ma, nel periodo del Carnevale, le tagliatelle si trasformano in un dolce caratteristico di questa regione. Il loro profumo non sarà più dovuto al ragù bensì agli agrumi e al liquore che arricchiscono la sfoglia, poi cosparsa di zucchero, arrotolata, ritagliata e fritta. Il risultato? Dei nidi di tagliatelle dorati e croccanti, leggermente caramellati. Insomma un delizioso dolce del Carnevale con tutte le carte in regola. Con pochi ingredienti e non difficile da preparare anche per chi non lo conosce, grazie alle nostre indicazioni e accorgimenti.

Un impasto più ricco

L'origine delle tagliatelle caramellate è piuttosto povera: in effetti si trattava del semplice impasto della pasta all’uovo reso più dolce da una spolverata di zucchero. Tuttavia nel corso del tempo la ricetta si è arricchita e la pasta è diventata più simile a una frolla. L’aggiunta di più zucchero, una punta di lievito e un po’ di liquore hanno reso il risultato finale più aromatico e croccante. La scelta del liquore è personale e varia a seconda dei gusti dei cuochi e delle famiglie che preparano le tagliatelle: si va dal rum al maraschino o alla grappa, per fare qualche esempio. Da ricordare che durante la cottura l’alcol evapora, quindi il dolce risulta adatto anche a bambini e ragazzi. Va detto che qualcuno preferisce ometterlo, ma se possibile vi consigliamo di lasciarlo, poiché il risultato finale è una pasta più friabile e saporita.

Advertisement

3 consigli preziosi

Ci vuole il bianco

Lo zucchero semolato è indispensabile per addolcire e soprattutto ottenere il risultato della caramellatura delle tagliatelle. Se anche normalmente non ne siete consumatori, è meglio non sostituirlo con altri tipi di zuccheri o sciroppi, poiché il risultato non sarebbe lo stesso. D’altra parte se a Carnevale ogni scherzo vale, anche un piccolo strappo alla regola ci può stare, e in questo caso ne vale assolutamente la pena.

Agrumi da dosare

Ogni massaia emiliana o romagnola ha le sue preferenze: solo scorza di limone, solo di arancia, oppure un misto delle due come nella nostra ricetta. Infine, per inumidire leggermente lo zucchero da cospargere e per profumarlo ulteriormente, si aggiunge una spruzzata dell’agrume preferito, oppure un po’ del liquore già adottato per l’impasto. Non esagerate però: lo zucchero non deve sciogliersi ma solo perdere la consistenza “sabbiosa”, in modo da caramellare più facilmente durante la frittura ma senza disperdersi nell’olio.

Olio e temperatura

Un accorgimento da non trascurare è la scelta di un buon olio per friggere: il preferito per questa ricetta è l’olio di girasole alto oleico (in mancanza, olio di arachidi). E alla giusta temperatura, ossia intorno ai 175 °C, per dare tempo alle tagliatelle di diventare croccanti e di caramellare senza scurire eccessivamente.

Come lavorare la sfoglia

Al pari delle normali tagliatelle, per fare e tirare l’impasto di questa pasta dolce servono manualità e olio di gomito. In alternativa, ci si può benissimo aiutare con l’impastatrice e con la macchina per stendere la sfoglia.

E adesso mettetevi all'opera!

Carnevale: facciamo le tagliatelle fritte! - Ultima modifica: 2021-02-16T07:54:32+01:00 da Sabina Tavolieri

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome