Spontanei o coltivati, gli asparagi sono dei germogli in grado di impreziosire i piatti con un sapore unico, unito a proprietà diuretiche, depurative e stimolanti per chi in primavera si sente un po' giù di tono.
A parte i verdi, più diffusi, ci sono i bianchi, germogliati in totale assenza di luce, dal gusto delicato ma un po' legnosi, per cui il gambo va pelato; i viola, più amarognoli, si accompagnano bene al gusto dolce di fave e piselli e sono ottimi nei risotti. Le punte degli asparagi sono da provare anche crude, in insalata, con pecorino e un filo d'olio.
Sceglierli, conservarli e pulirli
• Un asparago fresco deve essere sodo al tatto e con colore vivo, non presentare rotture o ammaccature e avere le punte dritte, ben unite e non aperte.
• Per conservare gli asparagi freschi avvolgerli in un panno umido e disporli in frigorifero ma per non più di tre giorni in modo da evitare che diventino troppo fibrosi.
• Per pulirli raschiate leggermente con un coltellino la parte legnosa del gambo, generalmente la più sporca, mentre la parte tenera e le punte vanno lavate velocemente in acqua.
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