Cucina nikkei
Almaki, gli uramaki che parlano peruviano

5 | 1 voto/i

Offre un’esperienza culinaria fusion e un servizio “fast-casual” ideale per pause pranzo, spuntini e cene veloci. Stiamo parlando di Almaki e la sua proposta nikkei: una uramakeria che nasce dal connubio tra cultura giapponese e prodotti peruviani. Il risultato? Sapori naturali, freschi e sorprendenti

Il grande successo di I love Poke, originale format italiano dedicato al poke hawaiano, ha portato i co-founder Rana Edwards e Michael Lewis a puntare ulteriormente sul grande appeal della cucina fusion proposta in modo pratico e veloce. L’ultima loro intuizione si chiama Almaki, una uramakeria in stile nikkei, inaugurata di recente nella nuova foodcourt del centro commerciale Fiordaliso di Rozzano (MI).

Il concept

Almaki roll

ALMAKI è l’unione di “Alma”, che in spagnolo significa “anima”, una profonda evocazione della parte spirituale del popolo peruviano, “Ki”, termine giapponese che indica l'energia del corpo umano, e “Maki”, l’iconica forma di sushi caratterizzata da un rotolino di riso condito in modi diversi.

Advertisement

Ma cos’è la cucina nikkei? Dobbiamo fare un passo indietro nel tempo quando alla fine del 1800 si intensificarono i flussi migratori dal Giappone al Perù. Ed ecco la nascita di questa cucina fusion che utilizza ingredienti del Paese sudamericano con il concept di preparazione nipponico.

È un matrimonio in grado di dare vita a ricette affascinanti e inaspettate, un bilanciamento di sapori che restituisce un perfetto equilibrio al palato. Il comune denominatore tra le due culture e alimento principe della proposta nikkei è il pesce, preparato in una rivisitazione sushi-cevice, ma non solo.

Ciò che contraddistingue l’experience Almaki è anche il cosiddetto #foodporn: una presentazione delle ricette particolarmente curata e di appeal, 100% instagrammabile.

Il menu

Rafael Rodriguez

Nell’elaborazione del menu ha collaborato Rafael Rodriguez, chef di alta cucina peruviana premiato dalla Guida Michelin e già protagonista come Executive Chef di diverse aperture in Italia.

Tra quali box si può scegliere? Dai tacos proposti in tre versioni – tra cui con il cremoso guacamole - ai mix di maki in cui il riso e l’alga nori costituiscono la base perfetta per sperimentare sfiziosi accostamenti con ingredienti peruviani in un caleidoscopio di colori e sapori.

Nel menu ci sono anche gli onigiri, qualche appetizer e, di grande moda, non mancano le tartare di tonno e salmone, marinate con erbe e spezie profumate, ma anche con guacamole. Venendo alla ricetta identitaria, ecco gli uramaki proposti sia “classic” che “nikkei” in tante varianti: a base salmone, tonno o gamberi, ma anche vegetariane. Al proposito c’è il roll Pink Veggie: riso rosa, asparagi, mela verde, avocado e pomodori, sesamo, crema di avocado, pomodoro caprese e chips di patata croccante.

Il tocco dello chef impreziosisce gli uramaki con topping, come ad esempio salse agrodolci o spicy che esaltano il piatto. Tra gli ingredienti esotici tipici della cultura peruviana c’è il lime, la salsa yuzu alle spezie giapponesi, i jalapenos e i peperoni gialli.

Due uramaki su tutti? Salmone special con centrioli e mango, con all’esterno tartare di salmone marinata in salsa yuzu, salsa agrodolce piccante, pasta kataifi e lime. All’assaggio, l’acidità del lime si abbina in modo impeccabile al dolce del salmone, insieme alle altre aromatizzazioni equilibrate. Mentre l’Almaki Special Roll è un mix di tonno, avocado e cetrioli, con all’esterno tartare salmone marinata in salsa yuzu, topping di cetrioli e ravanelli, salsa Almaki e foglie di menta

 

 

 

Almaki, gli uramaki che parlano peruviano - Ultima modifica: 2022-10-11T08:27:32+02:00 da Sabina Tavolieri

1 Commento

  1. Cioè 🤔? Un minestrone di carne, pesce, verdure, e non so cosa 🫣? Ho viaggiato e assaggiato piatti meravigliosi, ma vorrei capire cosa sta succedendo in Italia, dove NUOVI ristoranti mescolano il cine e il giapponese, poi è arrivato l’havaiano (tutto sempre italianizzato). Ma il senso dov’è? Beata ignoranza, ovvero ciò che non conoscono le cucine del Mondo, e voi proponete i vostri “miscugli” che a chi non ha cultura, piace 😏!
    Avanti così, rendiamo gli ignoranti più ignoranti.

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome