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Il 22 maggio si celebra la Giornata mondiale della biodiversità una ricorrenza che ci da modo di riflettere quanto questa tematica si a strettamente legata anche alla cucina, al gusto e al nostro benessere e di come solo con una vitale biodiversità possiamo continuare a nutrirci con gioia, piacere e tanta salute. Raccogliendo magari i tanti fiori delle erbe di campo e trasformandoli in squisite insalate!!!

Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale della biodiversità che non è un concetto astruso alla cucina visto che questa arte che mi onoro di seguire si nutre proprio della biodiversità alimentare, di quella produttiva e di quella culturale dell’uomo creatore di combinazioni di cibi che arricchiscono di piacere e salute la nostra dieta.

E che se dovessero scomparire come sta ad esempio succedendo a molte specie animali e vegetali insieme ai loro habitat rischierebbero di omologare gusti, aromi e profumi di quel fantastico mondo che è la cucina.

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Biodiversità quindi come parola d’ordine di un modo diverso di vedere il mondo anche dalla prospettiva dei fornelli dove decidere di utilizzare un prodotto piuttosto che un altro ha a che fare con la tutela della biodiversità molto più di quello che si è ritenuto a pensare.

La ricorrenza del 22 maggio proclamata nel 2000 dall'Onu per celebrare l'adozione della Convenzione sulla Diversità Biologica (Convention on Biological Diversity) serve allora anche a noi mestieranti e appassionati di cucina per prendere meglio coscienza delle scelte da fare.

Tutelare un cibo attraverso queste scelte aiuta anche a tutelare tutto l’ambiente che ci circonda e consente quell’esplosione di colori, profumi, consistenze e bontà che altrimenti non riusciremmo ad ottenere in altro modo.

Questo anche quando un aspetto della natura ci sembra poco rilevante, ad esempio un campo, un prato, uno spazio all’aperto che in apparenza sembra solo un concentrato di erbacce e relativi inutili insetti.

Pensate che in quel campo possiamo trovare alcuni fiori che oltre a essere belli possono magnificare come non mai le nostre preparazioni, quindi vale forse la pena di non ritenere così inutile e mancare di rispetto a quell’angolo di natura solo in apparenza inutile non trovate?!

Fiore tarassaco 318Nella biodiversità di questo campo personalmente raccoglierei di sicuro gli affascinanti fiori di tarassaco e malva per trasformarli magari insieme a del crescione sempre li raccolto in una bella insalatina di primavera.

Con una base di funghi freschi e carote di primavera tagliati entrambi sottili, alcune foglie di lattuga, per chi lo gradice qualche scaglia di formaggio o ancora meglio dal punto di vista nutrizionale dei semi di sesamo o girasole lievemente tostati che con il loro sapore accentuato ci consentono anche di evitare il sale, un vantaggio non da poco!

Immaginiamo questa nostra insalatiera colma di queste verdure di base, dei solari fiori gialli di tarassaco e di quelli viola della malva con le foglioline di crescione qua è la, quanti colori e biodiversità!!

Ci mancherebbe solo un buon condimento, direi succo di limone, ottimo olio extravergine d’oliva, un pizzico di pepe di qualità, qualche foglia di menta raccolta magari nello stesso campo e se vogliamo una nota fruttata un poco di succo di fragola fresca.

Via celebriamola così questa giornata della biodiversità con gusto, colori e freschezza riflettendo con attenzione tra una forchettata e l’altra su quanto siamo fortunati e su quanto possiamo esserlo ancora a lungo se la sapremo tutelare con tutto il nostro impegno.

Biodiversità della cucina - Ultima modifica: 2020-05-22T17:44:42+02:00 da Giuseppe Capano

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