Salute a tavola
Una porzione di verde al giorno leva il cardiologo di torno?

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Oggi abbiamo una ragione in più per mettere tutti i giorni un po’ di verde nel piatto. Secondo un lavoro pubblicato sull’European Journal of Epidemiology, il consumo di verdure verdi è stato associato a una maggiore salute del cuore e della pressione sanguigna. Insomma, vale proprio la pena di saperne un po’ di più!

Già recentemente in questo post avevo parlato di come il consumo di verdure verdi, o non verdi ma ricche lo stesso di nitrati, fosse stato associato a una maggiore forza muscolare, specie degli arti inferiori, e anche in assenza di esercizio.

Ebbene, sempre il team di ricercatori australiani della New Edith Cowan University (ECU) ha scoperto che mangiando tutti i giorni una porzione di verdure ricche di nitrati eserciterebbe un effetto protettivo nei confronti malattie cardiache, ipertensione compresa. Una informazione non da trascurare visto che nel mondo le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte con circa 18 milioni di vittime ogni anno (epidemie escluse). Gli studiosi hanno pubblicato i risultati del loro lavoro sullEuropean Journal of Epidemiology.

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Tutto è iniziato in Danimarca

Per arrivare alle loro conclusioni, i ricercatori australiani hanno studiato i dati raccolti di quasi 60mila persone residenti in Danimarca che a partire dagli anni Novanta hanno partecipato allo studio di popolazione Diet, Cancer and Health, che per oltre un ventennio ha indagato le associazioni tra abitudini alimentari, stili di vita e sviluppo di tumori.

Nella loro analisi dei dati danesi, i ricercatori hanno cercato di capire se le persone che mangiavano regolarmente le maggiori di verdure ricche di nitrati - come quelli verdi (e quindi spinaci, insalate, biete, broccolo..) e  la barbabietola rossa - avessero la pressione sanguigna più bassa, nonché la comparsa , anche a distanza di anni, di alcune malattie cardiache.

"I nostri risultati hanno dimostrato che semplicemente mangiando ogni giorno una tazza di verdure crude (o mezza tazza di cotte) ricche di nitrati, si riesce a ridurre significativamente il rischio di malattie cardiovascolari", ha affermato Catherine Bondonno, ricercatrice capo e tra gli autori dello studio australiano. "La maggiore riduzione del rischio è stata per la malattia delle arterie periferiche (26%), un tipo di malattia cardiaca caratterizzata dal restringimento dei vasi sanguigni delle gambe, tuttavia abbiamo anche riscontrato che le persone avevano un minor rischio di attacchi di cuore, ictus e insufficienza cardiaca".  In effetti si è scoperto che le persone “amanti del verde” avevano una pressione sistolica inferiore di circa 2,5 mmHg e un rischio di malattie cardiache inferiore dal 12 al 26%.

Tra l’altro lo studio ha rilevato che la quantità ottimale di verdure ricche di nitrati era una tazza al giorno (che equivale a una porzione piccola) e mangiarne di più non sembrava dare alcun beneficio aggiuntivo. Quindi la regolarità dell’assunzione è sembrata più rilevante della quantità.

No agli integratori, sì ai frullati

Ancora una volta gli alimenti vegetali al naturale rendono superflui gli integratori. "Le persone non hanno bisogno di assumere integratori per aumentare i loro livelli di nitrati perché lo studio ha dimostrato che una tazza di verdure a foglia verde ogni giorno è sufficiente per raccogliere i benefici riguardo alle malattie cardiache", ha affermato Bondonno.  Sempre la stessa studiosa ha suggerito di come sia facile raggiungere il fabbisogno necessario di “verde” non solo durante il pasto ma anche preparandosi un frullato. Mescolando, ad esempio, gli spinaci con altri ortaggi oppure con frutta come banane e frutti di bosco. "Frullare le verdure a foglia verde va benissimo, ma va meno bene la sola estrazione di succhi o di altre tecniche che le “spremono” rimuovendone polpa e fibra", conclude la studiosa. Le si può dare torto?

 

Una porzione di verde al giorno leva il cardiologo di torno? - Ultima modifica: 2021-05-16T11:00:32+02:00 da Barbara Asprea

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