In questi anni sempre più è stata appurata l’azione degli ormoni, in particolare quelli sessuali, sulla distribuzione corporea del grasso. Nelle donne, la forma “a pera” questa è certamente determinata da un eccesso di estrogeni e da una carenza di testosterone (l’ormone maschile prodotto in piccole quantità anche dalle ovaie e dalla ghiandola surrenalica nelle donne). Un tipico segno di carenza di ormone maschile nelle donne, ad esempio, è una scarsa presenza di peli pubici e ascellari. Senza addentrarsi in complicati discorsi, per capire il ruolo degli estrogeni basta pensare al tipico ingrassamento che si ha durante la gravidanza. In questo periodo, l’alta quantità di estrogeni circolanti aumenta il numero dei recettori per l’insulina nei fianchi. Per chi non lo ricordasse, l’insulina è quell’ormone prodotto da pancreas, che ha il compito di intercettare le molecole di glucosio nel sangue - derivate dalla digestione dei carboidrati - per farle entrare nelle cellule, che utilizzeranno il glucosio a scopo energetico. Riportando così alla normalità i valori glicemici ematici che devono rimanere stabili nell’organismo.
Quando però l’insulina viene secreta in maniera elevata dal pancreas per colpa di eccessi dietetici (iperinsulinemia), si attiva il metabolismo dei grassi che trasforma il glucosio in trigliceridi (grassi) favorendo l’aumento dei depositi adiposi. In pratica, se c’è troppa insulina in circolo e troppi estrogeni, la formazione di depositi adiposi sarà non solo inevitabile ma anche le zone saranno quelle scelte dagli ormoni. Ma questo meccanismo “ingrassante” rimane valido anche quando le donne non sono in cinta ma prediligono un’alimentazione ricca di zuccheri. È l’accoppiata insulina più estrogeni che continua a funzionare. Questo discorso è valido, infatti, solo durante il periodo fertile della donna: una volta in menopausa con la cessazione della produzione di estrogeni, l’accumulo di grasso assumerà caratteristiche più “maschili” accumulandoli intorno al punto vita. Infine, nel tipo “pera” spesso si assiste a un ipotiroidismo anche se non marcato, che rallenta il metabolismo facilitando così l’aumento di peso. Altri segni di questo tipo sono gonfiore agli arti inferiori dovuti alla cattiva circolazione, con un cattivo drenaggio linfatico e venoso e una certa tendenza a sviluppare la cellulite. Quale l'alimentazione ideale per il tipo "pera"? La vedremo un'altra volta...
Buonasera, per favore nn faccia passare troppo tempo per indicare l’alimentazione di noi un po’ a pera, la ringrazio anticipatamente.
Alessandra
Ha assolutamente ragione! Lo farò quanto prima (grazie per avermelo ricordato). A presto, allora, Barbara