In linea col caffè
News: il caffè, anche decaffeinato, è un amico della linea e delle donne

3.5 | 2 voto/i

Le donne che bevono due-tre tazze al giorno di caffè, secondo uno studio appena pubblicato sul Journal of Nutrition, hanno una percentuale inferiore di grasso corporeo rispetto a quelle che non lo consumano. Prima di correre a mettere su la moka, cerchiamo di capirne un po’ di più

Grazie al suo effetto eccitante, da sempre sono state attribuite al caffè proprietà stimolanti per il metabolismo e, di conseguenza, dimagranti. Anzi, “bruciagrassi” per usare un termine evocativo. Un’azione che, però, con il passare del tempo diminuisce grandemente perché l’organismo si abitua (o per meglio dire, si assuefà all’azione farmacologica). Altrimenti, noi occidentali, abituali consumatori di questa bevanda, saremmo tutti magri.

D’altra parte, anche rincorrere l’effetto stimolante assumendo via via dosi crescenti di tazzine sarebbe decisamente sconsigliabile, perché con la caffeina non bisogna esagerare.

Advertisement

In questo panorama irrompe una interessante ricerca appena pubblicata sul Journal of Nutrition, nella quale si sostiene che le donne che bevono due-tre tazze di caffè al giorno hanno una percentuale inferiore di grasso rispetto a quelle che ne consumano meno o affatto. Ma non solo. Un aspetto da sottolineare è che questi risultati si sono ottenuti sia in chi beveva normale caffè, sia in chi preferiva il decaffeinato. In altre parole, non sarebbe la caffeina (o solo la caffeina) ad esercitare questa supposta azione dimagrante, ma le altri componenti. A questo proposito, Lee Smith della inglese Anglia Ruskin University, autore senior dello studio, ha dichiarato: "La nostra ricerca suggerisce che nel caffè potrebbero esserci composti bioattivi diversi dalla caffeina che regolano il peso e che potrebbero essere potenzialmente utilizzati come composti antiobesità. In altre parole il caffè, o i suoi ingredienti risultati efficaci, potrebbero essere integrati in una strategia dietetica per contrastare l'epidemia di obesità”.

Una ricerca che si è tinta di rosa

Un team di ricercatori di diverse università hanno esaminato le migliaia di dati di un importante studio di popolazione Usa, ossia il National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES). Incrociando le informazioni sul numero di tazze di caffè bevute al giorno e la percentuale sia di grasso corporeo totale che viscerale (quello a livello dell’addome).
E hanno scoperto che le donne di età compresa tra i 20 e i 44 anni, che bevevano due-tre tazze di caffè al giorno, avevano i livelli più bassi di adiposità. Precisamente il 3,4% in meno rispetto alle non consumatrici di caffè. Addirittura, tra le donne di età compresa tra i 45 e i 69 anni, chi prendeva quattro o più tazze al giorno aveva una percentuale di adiposità inferiore del 4,1%.
Facendo una media, tra le donne di tutte le età che consumavano due-tre tazze al giorno la percentuale di grasso corporeo totale è risultata inferiore del 2,8% rispetto alle non consumatrici. E la bella notizia è che questi risultati, come già accennato, erano sovrapponibili per il caffè normale o per il decaffeinato. O anche per i non fumatori o i fumatori (per l’associazione considerata sinergica tra caffè e sigaretta), ma anche per chi soffriva di malattie croniche o per chi era in buona salute.

Al contrario, nel sesso maschile la relazione tra caffè e adipe è risultata molto meno significativa. Tra i 20 e i 44 anni, gli uomini che bevevano due-tre tazze al giorno presentavano una diminuzione dell'1,3% di grasso corporeo e dell'1,8% di quello viscerale rispetto ai non consumatori.

 

News: il caffè, anche decaffeinato, è un amico della linea e delle donne - Ultima modifica: 2020-05-19T17:56:23+02:00 da Barbara Asprea

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome