Talvolta, parlando di diete, diamo più importanza alla quantità dei cibi mentre non dovremmo mai dimenticare che la qualità di ciò che scegliamo è altrettanto importante. Ad esempio, parlando di proteine, spesso non facciamo tanta distinzione tra le diverse fonti animali. Spinge verso un approccio più attento questo studio norvegese in via di pubblicazione sul British Journal of Nutrition. In questo studio sono stati valutati gli effetti sulla glicemia e il colesterolo dovuti alla supplementazione di proteine del pesce. In pratica, 24 soggetti sovrappeso per 8 settimane hanno ricevuto un’integrazione quotidiana di qualche grammo di proteina “marina” (3 g per le prime 4 settimane e 6 g per le restanti). Già dopo le prime 4 settimane, è stato rilevato nei soggetti un aumento della massa magra a sfavore della massa grassa. Alla fine dello studio, sia i livelli di glicemia a digiuno che post-prandiali risultavano inferiori, come pure i livelli plasmatici di colesterolo “cattivo”, ossia LDL. Nelle conclusioni, i ricercatori si augurano che i risultati del loro studio stimoli le persone a consumare regolarmente pesce attraverso una normale alimentazione, e senza ricorrere agli integratori. E perché non cominciare subito con questa bella e buona ricetta di merluzzo (il pesce più magro), olive e pomodori?