Problema che riguarda più il gentil sesso - l’Organizzazione mondiale della sanità ha inserito il mal di testa tra le 20 malattie più invalidanti per le donne tra i 15 e i 45 anni - ora sappiamo che anche il responso della bilancia può influire nella comparsa dell'emicrania. Almeno secondo quanto è emerso da una metanalisi, ossia una tecnica statistica che permette di combinare i dati di più studi sullo stesso argomento, appena pubblicata on line su Neurology, la rivista medica della American Academy of Neurology (AAN). In particolare, i ricercatori hanno esaminato una dozzina di lavori scientifici, riguardanti quasi 290mila partecipanti, sul rapporto tra indice di massa corporea ed emicrania. E i risultati hanno mostrato che sono due le categorie apparse più a rischio: le persone obese e quelle sottopeso. In effetti, sempre preoccupati per i chili in più, spesso tendiamo a dimenticare la maggiore vulnerabilità di chi è particolarmente magro (eccezion fatta per l'anoressia, ma è un discorso diverso).
La buona notizia è che la consapevolezza del fatto che il peso possa influire su una condizione tanto fastidiosa come l'emicrania, possa diventare uno strumento terapeutico in più per neurologi e pazienti. Il prossimo passo, si augurano i ricercatori, sarà quello di capire se gli sforzi per perdere i chili di troppo o prendere quelli "di meno" risulterà davvero efficace per liberarsi dal mal di testa. Nel frattempo, in questo nostro articolo potete capire la differenza tra emicrania e cefalea e trovare qualche consiglio utile, mentre se vi interessa il rapporto tra mal di testa e alimentazione vi consiglio di leggere quest'altro articolo sulle "giuste scelte a tavola".