Forse perché è bianchissima e fresca, la mozzarella da anni è considerato un alimento “puro”, leggerissimo, consigliabile per chi è a dieta. Ma purtroppo le tabelle nutrizionali non confermano questo luogo comune. Una porzione di 100 g di mozzarella, equivalente a un bocconcino medio, apporta 253 calorie (quella di bufala ben 288) con quasi 20 g di grassi. Certo, l’apporto energetico è inferiore a quello, ad esempio, del “re” dei formaggi italiani: il parmigiano. Questo, infatti, dà 387 kcal per 100 g ma è più magro (con circa 28 g di grassi) della mozzarella e molto più ricco di calcio: 100 g contengono 1159 mg di questo prezioso minerale per le ossa contro i 350 mg della mozzarella. In altre parole, una porzione di parmigiano da 50 g, già soddisfacente per il palato, con 190 calorie, 14 g di grassi e 580 mg di calcio, dal punto di vista nutrizionale sembra decisamente più consigliabile della “dietetica” mozzarella.
Se, invece, sono solo le calorie a preoccupare, altri sono i formaggi che sono considerati magri. Una è la nostra tradizionale ricotta (non quella addizionata di panna che negli ultimi anni è comparsa nei supermercati): quella vaccina apporta 146 kcal, 10,9 g di grassi e 295 mg di calcio per 100 g. Inoltre, nella sua versione al forno oppure stagionata, è un’ottima sostituta dei formaggi più grassi in moltissimi piatti.
L’altro è un latticino che arriva dall’estero: si tratta del cottage cheese, da noi più noto come fiocchi di formaggio o di latte. Questi fiocchi sono i più scremati in assoluto con, in media, il 7 g di grassi e 115 calorie ogni etto (ma dipende dai diversi produttori). Di contro, si tratta per lo più di formaggi di produzione industriale, con una certa ricaduta sul gusto talvolta piuttosto plasticoso, rispetto agli ottimi (e rari) fiocchi prodotti artigianalmente.