Virtù del cibo
Ecco perché non dobbiamo avere paura delle uova: novità dalla ricerca

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Nonostante le loro tante virtù, le uova vengono guardate con un certo sospetto a causa dei grassi contenuti. Ma un'imponente ricerca appena pubblicata sul BMJ sembra dimostrare, una volta per tutte, che un loro consumo moderato - anche di un uovo al giorno - non risulta correlato alle malattie cardiovascolari

Un uovo pesa in media 55 g: il guscio 5 g, l'albume 35 g e il tuorlo 15 g. In questi soli 50 g circa il 77% è composto di acqua; le calorie sono 64; le proteine - di altissimo valore biologico - ben 12,4 g; i grassi 4,4 g(colesterolo 179 mg). E poi contiene oligolementi preziosi come zinco e selenio, vitamine A e del gruppo B (acido folico), antiossidanti come zeaxantina e luteina, particolarmente biodisponibili e fondamentali per la salute degli occhi.

Insomma, già da questo breve ritratto nutrizionale si evince che è un alimento con molte qualità: nutriente, digeribile, versatile, economico e che si conserva a lungo. Eppure tutte queste virtù sembrano scomparire di fronte al temuto colesterolo del tuorlo.  In effetti a questo proposito si ricorda che in genere le linee guida di sana alimentazione consigliano di non superare abitualmente i 300 mg di colesterolo al giorno.

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Da Harvard una ricerca (forse) definitiva

La domanda principale da farsi perciò è: “Ma quante uova si possono mangiare senza correre rischi per l’apparato cardiovascolare in un certo periodo di tempo?” Bene, a questo interrogativo risponde un lavoro appena pubblicato su The British Medical Journal. Come ha infatti dichiarato il suo primo firmatario, il ricercatore canadese Jean-Philippe Drouin-Chartier: “Consumare fino a un uovo al giorno non sembra essere associato al rischio di malattie cardiovascolari. Recenti ricerche avevano riacceso il dibattito su questo argomento controverso, ma il nostro studio fornisce prove convincenti a sostegno della mancanza di un'apprezzabile associazione tra consumo moderato di uova e malattie cardiovascolari”.

Una montagna di dati analizzati

Per raggiungere i loro obiettivi, il team di ricercatori di diversi dipartimenti della Harvard T. H. Chan School of Public Health di Boston hanno analizzato i dati sanitari relativi a oltre 170mila donne e oltre 90 mila uomini partecipanti a due grandi studi di popolazione Usa durati più di 30 anni (ossia il Nurses Health Study I e II più lo Health Professionals Follow-Up Study). I ricercatori hanno anche condotto la più grande metanalisi sull’argomento uova e malattie cardiovascolari, includendo 28 studi di coorte prospettici con 1,7 milioni di partecipanti.

I risultati in breve

L'analisi degli studi di popolazione non ha trovato alcuna associazione tra consumo moderato di uova e rischio di malattie cardiovascolari. Lo stesso risultato si è avuto dalla metanalisi riguardo alle popolazioni non solo statunitensi ma anche europee. Tuttavia, alcune evidenze suggeriscono che un consumo moderato di uova potrebbe essere associato addirittura a un rischio inferiore di malattie cardiovascolari nelle popolazioni asiatiche, sebbene questo dato possa essere anche dovuto ad altre abitudini dietetiche.

Che dite, le assolviamo?

Insomma, un consumo moderato di uova può fare benissimo parte di un regime alimentare sano. E comunque chi non le ama - oppure ha qualche controindicazione per una patologia - potrà continuare benissimo a farne a meno: per fortuna gli alimenti a disposizione che abbiamo sono davvero tanti. L’importante, però, sarà non dare più la colpa al povero tuorlo!

Ecco perché non dobbiamo avere paura delle uova: novità dalla ricerca - Ultima modifica: 2020-03-17T20:59:20+01:00 da Barbara Asprea

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