Cibo e memoria
Difficoltà di concentrazione: mai provato con l’avocado?

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Vivere sempre al chiuso non ci aiuta certo a rimanere concentrati e attenti. Ma cosa possiamo mangiare per aiutare il cervello a funzionare meglio? Secondo una nuova ricerca USA già un avocado al giorno servirebbe. Ma non solo: scopriamo cosa mettere in tavola più spesso per recuperare lucidità e aiutare le nostre capacità cognitive messe a dura prova

Lo so, sono giorni difficili ed è più che comprensibile che anche la capacità di restare concentrati – non solo noi adulti che lavoriamo ma anche i bambini o i ragazzi che studiano con le videolezioni - sia soggetta più spesso del solito a momenti di calo.

Perciò la domanda è: per recuperare una migliore efficienza mentale, tra le varie risorse che abbiamo a disposizione possiamo contare anche sull’alimentazione? Un elemento non di poca importanza visto che mangiamo almeno tre volte al giorno. Ebbene, una pronta risposta a questa domanda arriva da una recentissima ricerca pubblicata sull'International Journal of Psychophysiology e che riguarda una dei frutti più amati e trendy: l’avocado.

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Un avocado ogni giorno

Gli avocado, in effetti, sono ricchi di luteina - un carotenoide associato a dei benefici cognitivi - ma anche di grassi monoinsaturi con effetti protettivi e antiage sul sistema nervoso. Ebbene, nel lavoro in questione, i ricercatori dell’Università dell’Illinois hanno somministrato per 12 settimane i pasti giornalieri a 84 adulti sovrappeso od obesi (l’eccesso di peso aumenta il rischio di deficit cognitivi). I menu erano identici in calorie e macronutrienti, ma in un gruppo includevano un avocado fresco quotidiano, al contrario del gruppo di controllo. Riassumendo, ecco i risultati. Alla fine del periodo il gruppo “dell’avocado” aveva migliorato le prestazioni in uno dei test che misurava la capacità di mantenere la concentrazione su un determinato soggetto anche in presenza di una distrazione. Mentre negli altri test non sono emerse differenze tra il prima e il dopo.

Piccoli cambiamenti, grandi vantaggi

I ricercatori affermano che il loro studio ha dimostrato come modeste variazioni della dieta di tutti i giorni, come mangiare un avocado, possano esercitare già impatti misurabili sulle prestazioni mentali grazie a una funzione neuroprotettiva della dieta.

Insomma, sembra proprio che dovremmo evidenziare ancora di più l’avocado agli alimenti – raggruppati qui sotto in cinque classi - che svariati studi scientifici in questi ultimi anni hanno accertato essere preziosi per l’efficienza mentale. E che – guarda un po’ – sono fondamentali anche per la salute dell’apparato cardiocircolatorio.

Cinque amici per il cervello

1 Le verdure a foglia verde. Spinaci, bieta, broccoli e le verdure verdi in generale sono ricche di sostanze nutritive come la vitamina K, la luteina, i folati e il beta carotene. Il loro consumo abituale mantiene le funzioni cognitive “giovani”.

2 Il pesce grasso. I pesci grassi sono una delle migliori fonti di acidi grassi omega 3 che, tra le tante virtù, sono stati anche collegati a bassi livelli ematici di beta-amiloide, la proteina che danneggia il cervello dei malati di Alzheimer. Per i non vegetariani il consiglio è quello di mangiare il pesce almeno due volte alla settimana, scegliendo le varietà meno inquinate da mercurio, come il pesce azzurro di formato piccolo. Chi è vegetariano, può incrementare il consumo delle fonti vegetali di omega 3 come semi di lino, avocado e frutta secca a guscio.

3 I frutti di bosco. I flavonoidi, i pigmenti vegetali naturali che danno ai frutti di bosco come i mirtilli le loro colorazioni, contribuiscono anche a migliorare la memoria. In uno studio pubblicato su Annals of Neurology è stato scoperto che le donne che consumavano due o più porzioni di fragole e mirtilli ogni settimana riuscivano a arrestare il calo della memoria e il declino cognitivo.

4 Tè e caffè. La caffeina nella tazzina di caffè o nella tazza di tè a colazione potrebbe essere più utile della semplice sollecitazione sulla concentrazione. In uno studio del 2014 pubblicato sul Journal of Nutrition, i partecipanti con un consumo più alto di caffeina hanno preso i voti più alti sui test di funzionalità mentale. La caffeina potrebbe anche contribuire a “rendere più solidi” i nuovi ricordi. I ricercatori della Johns Hopkins University hanno chiesto ai partecipanti di uno studio di osservare una serie di immagini e quindi di prendere un placebo o una compressa di caffeina da 200 milligrammi. E i membri del “gruppo caffeina” il giorno successivo sono stati in grado di identificare correttamente le immagini.

5 Le noci. Noci, mandorle, nocciole, anacardi sono fonti eccellenti di proteine e grassi sani, tuttavia le noci in particolare risultano preziose per migliorare la memoria. Uno studio del 2015 di UCLA ha collegato il consumo di noci ai migliori risultati di test cognitivi dei partecipanti. Le noci, difatti, contengono un elevata quantità in un tipo di acido grasso omega 3 chiamato acido alfa-linolenico (ALA), che aiuta a ridurre la pressione sanguigna e protegge le arterie. Evidentemente è prezioso sia per il cuore che per il cervello.

Difficoltà di concentrazione: mai provato con l’avocado? - Ultima modifica: 2020-03-24T23:11:29+01:00 da Barbara Asprea

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