Dieta e glicemia
Fare colazione presto allontana il diabete

diabete di tipo 2 e colazione
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Una buona notizia per i tipi mattutini: dall’analisi di oltre 100mila persone è stato scoperto che chi fa colazione dopo le nove del mattino risulta più a rischio di andare incontro al diabete di tipo 2 rispetto a chi la fa prima delle otto (e magari cena anche presto)

Non è una novità che la prima colazione sia in grado di influenzare a lungo i livelli di glicemia durante la giornata. In un certo senso è come se il primo pasto al mattino, dopo il lungo digiuno notturno, risulti necessario per consentire all’organismo di ripartire nel modo giusto. Tanto che l’abitudine di saltare la colazione è stata correlata con sovrappeso e glicemia fuori controllo.  E in effetti esiste la disciplina della crononutrizione, che studia l'associazione tra dieta, ritmi circadiani e salute. A questo proposito è da segnalare un nuovo studio spagnolo del Barcelona Institute for Global Health (ISGlobal), appena pubblicato sull’International Journal of Epidemiology, dedicato al rapporto tra colazione, orario e diabete.

Lo studio in breve

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Premessa. Si sa che la comparsa del diabete di tipo 2 – il più comune nella popolazione - è associata a fattori di rischio, alcuni dei quali sono per fortuna modificabili. Come una dieta scorretta, l’obesità, la mancanza di attività fisica e il fumo. L’obiettivo dei ricercatori spagnoli era capire se tra questi fattori potesse entrare in gioco anche l’ora in cui vengono consumati i pasti. "Sappiamo che l'orario dei pasti gioca un ruolo chiave nella regolazione dei ritmi circadiani e nel controllo del glucosio e dei lipidi, ma pochi studi hanno studiato la relazione tra l'orario dei pasti o il digiuno e il diabete di tipo 2", afferma Anna Palomar-Cros, ricercatrice ISGlobal e prima autrice dello studio.

Per la ricerca il team spagnolo si è unito a un’equipe di epidemiologi francesi dell’INSERM per studiare l'associazione tra frequenza, tempi dei pasti e incidenza del diabete di tipo 2 in oltre 103mila adulti (dei quali quasi l’80 per cento erano donne) partecipanti dell’importante studio prospettico di coorte francese NutriNet-Santé, basato sulla relazione tra nutrizione e salute.

In sintesi, per una media di sette anni i partecipanti hanno compilato online ciò che hanno mangiato e bevuto nell’arco delle 24 ore di tre giorni non consecutivi, nonché l'orario dei pasti.

Durante il periodo esaminato dai ricercatori, si sono verificati 963 nuovi casi di diabete di tipo 2. Il rischio di sviluppare la malattia era significativamente più alto (+59 per cento) nel gruppo di persone che faceva regolarmente colazione dopo le nove del mattino rispetto a coloro che la facevano prima delle otto. "Biologicamente, questo ha senso, poiché è noto che saltare la colazione influisce sul controllo del glucosio e dei lipidi, nonché sui livelli di insulina", prosegue Palomar-Cros. "Ciò è coerente con due meta-analisi che hanno concluso che saltare la colazione aumenta il rischio di diabete di tipo 2", aggiunge.

Anche cenare tardi non giova

Dall’analisi dei dati, i ricercatori hanno anche scoperto che cenare tardi, ossia dopo le dieci di sera, sembrava aumentare il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2. Al contrario mangiare più spesso (circa cinque volte al giorno) era associato a una minore incidenza della malattia.

E per chi fosse interessato al digiuno intermittente, che limita a una finestra alimentare tutti i pasti della giornata, quello risultato benefico, sempre in termini di riduzione della comparsa di diabete, era basato su una prima colazione fatta prima delle otto e una cena abbastanza anticipata, ossia prima delle sette di sera. Tra l'altro, lo stesso team di ISGlobal in uno studio di qualche anno fa aveva già fornito prove sull'associazione tra una cena anticipata e un minor rischio di tumore al seno o alla prostata.

Fare colazione presto allontana il diabete - Ultima modifica: 2023-08-17T08:07:54+02:00 da Barbara Asprea

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