Buone abitudini
Curcuma, elisir di lunga vita

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Questa polvere gialla ha radici antichissime in Oriente ed è la base del tradizionale curry. Da decenni ormai è sempre più diffusa e studiata anche in Occidente, soprattutto per i suoi benefici effetti sulla salute: l’azione antinfiammatoria, anti-age e molto altro. Scopriamo insieme come consumare la curcuma per sfruttare tutte le sue proprietà

Questa spezia, del colore dell’oro, ha da anni suscitato l’interesse di medici e nutrizionisti per i tanti effetti benefici che esercita sulla salute. Protagonista di queste proprietà è la curcumina, il principio attivo responsabile del caratteristico colore arancione del rizoma, erroneamente chiamato radice. Il rizoma infatti, a differenza della radice, è uno stelo della pianta ingrossato che immagazzina amidi e proteine e cresce orizzontalmente nel sottosuolo. Ne sono un esempio sia la curcuma che lo zenzero.

Gli effetti sulla salute

Le azioni terapeutiche della curcuma sono innumerevoli e vanno dal miglioramento della salute dell’intestino alla prevenzione delle patologie cardiovascolari, all’azione antivirale e batterica, alla riduzione della sintomatologia di alcune patologie autoimmuni come la psoriasi e l’artrite reumatoide. Di notevole importanza è anche l’intensa azione antiossidante a livello cellullare, un vero e proprio effetto anti-age. Utilizzando la curcuma in cucina si può usufruire solo in parte di queste proprietà terapeutiche perché quelle più incisive, come gli effetti sull’apparato cardiovascolare, si attivano solo ad alti dosaggi di curcumina ed è quindi consigliato eventualmente ricorrere all'uso di integratori specifici.

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In cucina

Usando la curcuma come spezia è possibile godere delle sue proprietà digestive, antiossidanti e quindi anti-age, nonché dei suoi effetti antivirali e antibatterici e come antinfiammatorio intestinale. E non è certo poco! Troviamo la curcuma tra gli ingredienti del curry ma spesso è usata anche da sola nella preparazione di diversi piatti non solo di tradizione orientale. Possiamo utilizzarla in polvere, sotto forma di rizoma essiccato intero o a pezzi oppure come rizoma fresco. Qualsiasi formato si utilizzi è bene sapere che la curcumina è sensibile alla luce e al calore, motivo per cui la spezia andrebbe conservata al buio e, soprattutto, non andrebbe mai cotta ma aggiunta ai piatti a fine cottura. Il vantaggio del rizoma intero (sia fresco che secco) è che i principi attivi, rispetto alla tipologia in polvere, si conservano meglio. Quindi se la comprate in polvere, acquistatene piccole quantità. La curcuma sotto forma di rizoma essiccato è durissima da tagliare o ridurre in polvere (a meno che non abbiate un macinaspezie elettrico molto potente). Conviene quindi comprarla già tagliata in pezzi e poi immergerla in qualche cucchiaio d’olio per tutta la notte per ammorbidirla prima dell'uso.

Il magico trio

Per essere assimilata nel miglior modo possibile a livello intestinale, la curcumina ha bisogno di due alleati: la piperina (sostanza contenuta nel pepe nero) e i grassi (olio extravergine, di cocco, di lino ma anche il semplice burro). La combinazione della curcuma con il pepe e con un grasso è fondamentale se si vogliono sfruttare a fondo tutte le proprietà terapeutiche di questa speziaLa curcumina, infatti, essendo una molecola liposolubile necessita di un grasso per essere estratta meglio dal rizoma e per migliorare il suo assorbimento a livello intestinale. Inoltre, per evitare la sua rapida eliminazione è utile la piperina, contenuta appunto nel pepe. Questa sostanza inibisce un particolare enzima del fegato che rende la curcumina solubile in acqua e quindi più facilmente eliminabile dal corpo. Attenzione quindi, se acquistate degli integratori a base di curcuma verificate sempre la contemporanea presenza di piperina e assumeteli solo dopo un pasto in cui siano stati consumati anche dei grassi.

Da non confondere con lo zafferano

Spesso la curcuma viene chiamata impropriamente “zafferano delle Indie”. In realtà, mentre curcuma e zenzero possono essere definite “cugine”, curcuma e zafferano sono due specie botaniche completamente diverseDella curcuma si usa il rizoma mentre dello zafferano si utilizzano gli stimmi floreali che, dopo essere stati raccolti a mano, vengono essiccati delicatamente per preservarne proprietà aromatiche e terapeutiche. Entrambe le spezie colorano di giallo i piatti ma la curcuma ha un sapore più delicato (a meno che non la si usi fresca per cui ricorda un po’ lo zenzero, ma più dolce). Lo zafferano ha un profumo e un aroma decisamente più marcato, con sfumature dolci e amare allo stesso tempo. Ha proprietà antiossidanti, antidepressive e pare anche afrodisiache. Potete usare sia la curcuma che lo zafferano per preparare piatti dolci e salati.

Come conservare i rizomi freschi

I rizomi freschi vanno conservati in frigorifero, in un sacchetto di carta, oppure tagliati a pezzi in congelatore. Un’altra soluzione è quella di conservarli immersi in olio extravergine d'oliva: così facendo potrete usarli entrambi, ma sarà l’olio ad avere una più alta concentrazione di curcumina, e quindi maggiori proprietà terapeutiche.

Olio alla curcuma

Preparare un olio alla curcuma è un ottimo modo per sfruttare tutte le preziose proprietà di questa spezia. Potrete poi usarlo in cucina per aromatizzare insalate o altri piatti freddi.

  • In una bottiglietta di vetro scuro a chiusura ermetica versate 250 ml d’olio extravergine oppure olio di lino, aggiungete 2 rizomi freschi o secchi di curcuma, 4-5 grani di pepe nero schiacciati e, se volete, un pezzetto di peperoncino essiccato e 2-3 frutti di finocchietto per aumentare le proprietà digestive.
  • Lasciate macerare l’olio al buio per 8 giorni, agitando ogni giorno il flacone. Passato questo tempo potete filtrarlo e usarlo a piacere. Sempre e solo a crudo!

Estratto protettivo per la pelle

Questo estratto aiuta a proteggere la pelle dai danni di un’eccessiva esposizione solare e aiuta così a ottenere una bella e sana abbronzatura.

In un estrattore mettete:
2 carote, 4 albicocche,
1 gambo di sedano
e mezzo rizoma fresco
di curcuma
.

All’estratto aggiungete 1 cucchiaino di olio di cocco e una grattata di pepe nero. Mescolate e aggiungete 1 cucchiaino di semi di girasole per aumentare l’azione antiage.

Golden milk: ricetta Ayurvedica originale

La Medicina Tradizionale Ayurvedica usa questa bevanda per esaltare le proprietà immunostimolanti e antinfiammatorie della curcuma. Spesso questa ricetta viene modificata per renderla più piacevole o vicina al gusto occidentale. Tutto ciò è un errore perché ogni ingrediente ha una relazione ben precisa con gli altri e anche piccoli cambiamenti possono modificare notevolmente l’impatto che il prodotto ha sulla salute fisica e mentale. Sono tre i momenti della giornata in cui è consigliabile bere il golden milk: la sera prima di andare a dormire, la mattina a colazione oppure prima dell’attività fisica. La tradizione Ayurvedica consiglia di bere questa bevanda 1 volta al giorno per 40 giorni consecutivi, ad esempio, durante un cambio di stagione oppure durante una convalescenza o in un periodo di intensa attività fisica o mentale. Se la bevete al mattino, consumatela a digiuno e dopo 10 minuti fate colazione: ideale è abbinare un porridge con latte di mandorla, fiocchi d’avena, cannella e datteri o mandorle.

Dosi per 1 persona
250 ml di latte vaccino o di mandorla, 1 cucchiaino di curcuma fresca grattugiata,
2 grani di pepe nero schiacciati, 1 cucchiaino di burro ghee o olio di sesamo (oppure olio di cocco nella stagione estiva); facoltativi miele, cannella o zenzero.

1. Scaldate il latte quasi a bollore, spegnete il fuoco e aggiungete il resto degli ingredienti, tranne il miele.

2. Mescolate bene e quando il tutto sarà tiepido aggiungete il miele e, se volete, un pizzico di zenzero o cannella in polvere. Sono le uniche due spezie concesse, oltre al pepe, nella ricetta tradizionale.

Curcuma, elisir di lunga vita - Ultima modifica: 2025-05-26T08:00:01+02:00 da Sabina Tavolieri

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