Cibo e sonno
Chi mangia mediterraneo dorme meglio?

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Non tutti lo sanno ma molti alimenti tipici della dieta mediterranea, come pomodori e olio extravergine, sono una fonte di melatonina, sostanza che favorisce il riposo. Per questa ragione un team di ricercatori spagnoli si è domandato se ciò può avere un effetto sulla qualità del sonno notturno

È vero che siamo di parte, ma la dieta mediterranea (quella fatta bene, ovviamente) continua a confermarsi come uno degli stili alimentari più raccomandati per mantenersi in salute e più longevi. Virtù dovute anche alla presenza costante di alimenti quali i cereali, la frutta a guscio, ortaggi come il pomodoro e condimenti quali l’olio extravergine di oliva o frutti come l’uva. Tutti vegetali che hanno in comune la presenza di melatonina, l’ormone secreto principalmente dalla nostra ghiandola pineale quando siamo al buio - la luce ne inibisce l'espressione - che regola i ritmi circadiani e che svolge un’azione regolatrice sul sonno e sull’addormentamento. E che non esiste solo sottoforma di integratore, come in genere si può ritenere, ma può arrivare anche dalla dieta, anche se, va detto, in dosaggi inferiori.

Un ormone in comune

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Non solo negli umani: la melatonina vegetale influenza diverse funzioni, come la regolazione della crescita delle piante, il ritardo della fioritura, la protezione del sistema fotosintetico o dai danni da stress ossidativo. Ma oltre che nelle piante, la melatonina è presente anche negli animali invertebrati, in batteri, alghe, funghi… Nei mammiferi come gli essere umani, questo ormone, oltre alla regolazione dei ritmi circadiani, svolge un’azione antiossidante sia contro i radicali liberi che inducendo l'attività di enzimi antiossidanti, e poi viene ritenuto anche antiage e immunomodulante. Insomma, un po' come succede per le piante.

La ricerca, in breve

Date queste premesse, non stupisce che un’equipe di ricercatori universitari spagnoli abbia cercato di capire se tra gli effetti collaterali della dieta mediterranea ci fosse anche quello di favorire il riposo notturno. Valutando, perciò, sia il contenuto di melatonina negli alimenti mediterranei, sia l'influenza della dieta mediterranea sui livelli di melatonina negli esseri umani o in modelli di laboratorio. I risultati del loro lavoro sono stati da poco pubblicati sulla rivista Antioxidants. Più precisamente si tratta di una revisione sistematica (Systematic Review), in parole povere una rassegna che ha riassunto i risultati di 33 studi scientifici qualificati che, in diversi modi, hanno indagato sul rapporto tra alimenti e melatonina.

Ma su quali alimenti i ricercatori hanno scelto di indagare? Principalmente sono stati i pomodori, al naturale o cotti nelle salse, l’olio d'oliva, il vino rosso e poi la frutta a guscio (noci & Co.) e la birra. Alimenti che hanno mostrato un alto contenuto di melatonina, sebbene le modalità di coltivazione e di produzione possano modificarne la quantità. La buona notizia è che il consumo di alimenti mediterranei è stato associato sia a buoni livelli di melatonina nel sangue, che a un miglioramento dello stato antiossidante nel plasma. Il secondo passo, perciò, sarà quello di capire il rapporto tra livelli di melatonina nel sangue ed effettiva qualità del riposo notturno. In attesa di scoprirlo, può essere utile ricordare che, oltre a quelli citati, sono tanti i vegetali che contengono questo ormone così importante: ad esempio avena, mais e riso integrale, legumi come i fagioli, i ravanelli e frutti come le banane, le mele o le ciliegie.

 

 

Chi mangia mediterraneo dorme meglio? - Ultima modifica: 2023-03-20T08:00:44+01:00 da Barbara Asprea

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