L'autrice di questa ricetta è Ofelia Sisca, cuoca delle Cesarine, la più antica rete di cuoche casalinghe d'Italia.
Ingredienti
Per zeppole
Per le zeppole
- 150 g farina 0
- 75 g Burro
- 5 uova
- Sale
- 2-3 cucchiai Amarene sciroppate
- zuccheero a velo per decorare
Per la crema d'arancia
- 1 Arancia
- 120 g Zucchero
- 45 g amido di mais
- 4 tuorli
- 200 ml panna fresca
- 100 ml latte intero
- 100 ml bevanda di mandorle non zuccherata
- 1 bicchierino liquore a piacere facoltativo
Istruzioni
- Preparate la pasta choux (o pasta bignè). Mettete sul fuoco una casseruola con 250 ml d’acqua, il burro e un pizzico di sale, lasciate sciogliere il burro e, al primo bollore, versate la farina tutta d’un colpo. Abbassate la fiamma e mescolate con un cucchiaio di legno fino a quando l’impasto si compatta e si stacca dai bordi. Sistematelo in una ciotola e lasciatelo intiepidire.
- Incorporate le uova al composto, una alla volta, da aggiungere solo quando la precedente viene completamente assorbita. Una volta ottenuta una crema densa, sistematela in una sacca da pasticcere e lasciatela riposare in frigorifero per mezz’ora.
- Ricavate dall’arancia 50 ml del succo e un cucchiaino di scorza grattugiata. Quindi scaldate in una casseruola il latte con la bevanda di mandorle, la panna e la scorza grattugiata. Nel frattempo, in una ciotola montate con una frusta i tuorli insieme allo zucchero e all’amido di mais. Mescolate i liquidi caldi alle uova e, a fuoco dolce, mescolate costantemente fino a quando la crema si addensa ma senza arrivare mai a bollore (dovreste rimanere indicativamente a una temperatura di 83 °C).
- Foderate una-due leccarde con carta da forno e aiutandovi con la sacca disponetevi tante ciambelle abbastanza piccole (dovreste ricavarne almeno 16). Quindi infornate le zeppole a 180 °C per 25 minuti. Una volta cotte, è importante lasciarle raffreddare nel forno ma con lo sportello socchiuso, per lasciare evaporare tutta l’umidità.
- Dividete a metà le zeppole, farcite le basi con la crema all’arancia, poi ricopritele con le calotte, posate su ciascuna un’amarena sciroppata e completate con una spolveratina di zucchero a velo.