Marco Bianchi, attraverso la TV, i suoi libri e anche la rubrica fissa su Cucina Naturale aiuta bambini e intere famiglie a ritrovare un buon rapporto con il cibo e il giusto movimento. Scopriamo insieme in questa speciale intervista…
Entra nella cucina della famigliola armato di un gran sacco di juta, apre dispensa e frigorifero, fruga in tutti gli angoli alla ricerca di leccornie proibite. Poi le caccia inesorabile nel sacco e… le butta in spazzatura! E il bello è che i ragazzini anziché strapparsi i capelli pendono dalle sue labbra, i papà gli danno manforte e mamme e bimbe sono tutte innamorate di lui. Tutto questo è possibile perché a compiere la strage di patatine &C è un elfo ricciolone e sorridente che di nome fa Marco Bianchi, il ricercatore cuoco ormai famosissimo in tutta Italia che “salva i ragazzi” da tutti gli infiniti problemi causati dalla cattiva alimentazione e dal sovrappeso. Insegnando a mangiare “buono e bene” a tutta la famiglia.
Sei una sorta di Mary Poppins al maschile… Ma come è iniziato tutto ciò?
Da piccolo mi piaceva guardare e aiutare i nonni nella preparazione del pranzo domenicale, quasi un rito, e stare in cucina con la mamma a manipolare e impastare acqua e farina, che trovavo molto più soddisfacente della pasta di sale. Mentre crescevo, questo mio interesse è diventato una vera passione, tanto che mi sono da subito orientato verso studi che mi dessero le basi scientifiche e pratiche per poter lavorare nel settore dell’alimentazione e della prevenzione delle malattie attraverso i cibi. Sono approdato poi alla Cascina Rosa dell’Istituto dei Tumori di Milano, dove l’équipe del professor Franco Berrino svolge da anni studi su questi temi e dove si tengono corsi di cucina per insegnare una sana e buona alimentazione, e quindi allo Ieo (Istituto europeo di oncologia) dal professor Umberto Veronesi. Da qui la mia formazione ha preso decisamente la svolta verso la divulgazione di un corretto modo di mangiare, ho seguito e tenuto tantissimi seminari e scritto libri che hanno avuto fino a sette ristampe.
Quando hai scoperto che l’alimentazione influenza così tanto la salute hai cambiato il tuo modo di mangiare?
Direi di no. Fondamentalmente ho ridotto i latticini, che vengono consumati in eccesso e la cui importanza è quantomeno oggetto di discussione, preferendo comunque formaggi e yogurt magri, e ho eliminato completamente la carne e i salumi. Mangio molto volentieri pesce, legumi, cereali integrali e verdura. Ah, tra i tagli drastici, il burro, la margarina e i fritti.
E ora veniamo alla tua “carriera mediatica” di paladino della buona e sana alimentazione
La “missione” nasce dagli ultimi dati allarmanti sull’obesità dei più piccoli: uno su quattro è sovrappeso e uno su dieci è obeso. E già nei bambini in sovrappeso si riscontra una steatosi epatica, ossia un fegato sofferente, e una sindrome metabolica in corso, cioè un quadro che aumenta il rischio di malattie come il diabete. I nostri bambini sono seguiti, ma in buona fede e per ignoranza si compiono i primi errori che aprono le porte a questa situazione: l’abbandono precoce dell’allattamento al seno e il non rispetto delle dosi in fase di svezzamento. Il problema grosso e irreversibile di questo eccesso di cibo è che esso causa, non solo un ingrossamento delle cellule adipose, ma, fino ai tre anni, anche una moltiplicazione del loro numero. Una volta aumentato il numero di queste cellule ce le teniamo e dovremo combattere per tutta la vita con la loro voracità nell’accumulare grasso e quindi col sovrappeso! Va poi precisato che questo incremento ponderale deriva anche da un eccesso di proteine, che finiscono per trasformarsi in grassi e affaticare ancora di più i reni. Tutto ciò si aggiunge a una ormai cronica mancanza di movimento, che aggrava la situazione.
E allora tu intervieni a “salvare i ragazzi”, giusto?
Certo…! Tesoro, salviamo i ragazzi! è un programma arrivato ormai a diverse stagioni in Gran Bretagna, dove va in onda in prima serata sulla Bbc. In Italia vengono scelte delle famiglie con figli tra i sei e i dodici anni con problemi di sovrappeso al limite all’obesità. Poi io seguo i figli che vengono ricoverati al Centro Diagnostico Italiano per un giorno e sottoposti a una serie di esami e visite specialistiche. Insieme ai medici facciamo un quadro delle abitudini di vita e alimentari dei bambini e della famiglia e, grazie a un software, mostro loro come saranno a quarant’anni se non modificano immediatamente lo stile di vita. Il giorno seguente entro in casa loro, dove starò quindici giorni. Innanzitutto, faccio piazza pulita di tutte le “schifezze” troppo ricche di grassi saturi, zuccheri semplici e povere di fibre, tutti cibi ad alta densità energetica, poi andiamo insieme a fare la spesa e, infine, insegno a tutti, genitori e figli, a cucinare in modo buono, vario e sano. E naturalmente li abituo a fare tantissimo movimento all’aperto, dallo sport alla semplice passeggiata.
In che cosa consiste, in particolare, la tua rivoluzione?
In molte cose: insegno a leggere e capire le etichette, introduco tantissima frutta e verdura, che in genere è molto carente, elimino tutti i cereali raffinati e li sostituisco con quelli integrali, aumento i legumi, faccio fare la colazione, diminuisco drasticamente la carne e introduco il pesce, i semi oleosi e la frutta secca.
E come reagiscono le famiglie?
Alcuni all’inizio mostrano la lacrimuccia, ma poi si abituano, anche perché francamente quello che cucino è buonissimo: ho visto polpette di miglio e broccoli spazzolate in pochi minuti da bambini che non li avevano mai nemmeno sentiti nominare! Ma l’entusiasmo si dimostra soprattutto quando nel giro di cinque, sei mesi i bambini perdono nove, tredici chili, diventano agili e non vengono più “scherzati” dai compagni.