La farina di quinoa si ottiene macinando i semi dell’omonima pianta (Chenopodium quinoa), un’erbacea che non è un cereale ma che, per le sue notevoli caratteristiche nutrizionali, viene classificata come uno pseudocereale. Cresce spontaneamente ed è coltivata da migliaia di anni sulle Ande: era considerata dagli Inca “la madre di tutti i semi”.
La coltivazione della quinoa raggiunse l’apice in epoca precolombiana, ma venne quasi totalmente eliminata dai coloni europei per sottomettere le popolazioni indigene che la consideravano cibo sacro e la usavano anche in riti religiosi. È diffusa in Europa da una ventina d’anni.
Carta d’identità
Che cos’è: la farina ottenuta dai semi di quinoa.
Dove si acquista: nei negozi di prodotti biologici, nelle botteghe del commercio equo e nei supermercati.
Caratteristiche particolari: non contiene glutine, ha basso indice glicemico, è ricca di proteine, minerali e fibre e contiene una piccola percentuale di grassi insaturi, che la rendono meno conservabile di altre farine.
Il suo uso in cucina: si impiega mescolandola con farine contenenti glutine in proporzione del 20% per la preparazione di qualunque prodotto da forno dolce e salato, a cui aggiunge un sapore di nocciole tostate. Nelle ricette senza glutine può essere miscelata con maizena o fecola di patate per migliorare l’apporto proteico e diminuire l’indice glicemico.
Il consiglio: tende ad aumentare l’umidità dell’impasto, per cui occorre ridurre un po’ i liquidi.
Adesso è giunto il momento di usarla!
Ecco 3 sfiziose ricette realizzate con la Farina di quinoa di Sarchio