Per i cuochi, soprattutto per quelli della cucina ayurvedica, è molto importante conoscere le spezie più comuni. Oltre a conferire sapori decisi e particolari alle pietanze, contribuiscono in modo sostanziale a regolare l’azione di molti organi. Ad esempio quelle leggermente piccanti sono stimolanti per l’apparato digerente: tecnicamente parlando sono in grado di rafforzare il cosiddetto fuoco gastrico (agni). Nella ricetta che vi proponiamo abbiamo usato l’assafetida che si ricava dalla corteccia di una pianta tropicale molto vicina al finocchio selvatico. È come una resina dal sapore pungente e astringente: una volta essiccata viene macinata e ridotta in polvere finissima. Va usata con moderazione come tutte le spezie. Tra le altre cose contribuisce a ridurre il fastidioso fenomeno di fermentazione intestinale e per questo motivo la si trova spesso abbinata a legumi e ai cavoli cotti o crudi.
Una pietanza sana e completa
Kitchari significa “misto” ed è un tradizionale piatto realizzato con cereali, legumi e spezie. Le lenticchie bianche sono particolarmente digeribili, il loro sapore leggermente dolce risulta adatto per essere abbinato con cereali, verdure e frutta secca come le mandorle. Il kitchari prevede anche l’aggiunta di un cereale possibilmente senza glutine come il riso, il miglio o il sorgo. L’incontro tra legumi e cereali dà vita a un alimento completo sotto il profilo nutrizionale. Si consiglia, inoltre, di aggiungere verdure di stagione ed erbe profumate per donare rotondità a questo benefico piatto.
Ora non vi resta che provarla!