Dal Giappone
Amasake: la crema dolce e sana che può sostituire lo zucchero

amasake
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Arriva dal Giappone e si chiama amasake, soddisfa naturalmente la voglia di dolce e contiene poche calorie. Scopriamo cos'è e come si usa in cucina

Alzi la mano chi non è mai stato assalito da un’improvvisa voglia di dolce! Le cause potrebbero essere molteplici ma la risposta è quasi sempre la stessa: non importa a che ora si presenta l’irrefrenabile desiderio, si finisce per passare in rassegna la dispensa alla ricerca del muffin dimenticato. E se invece al suo posto trovaste dell'amasake? Circa 150 kcal per 100 grammi e un sapore naturalmente dolce e gratificante.

Cos'è l'amasake

L'amasake (o amazake) è una bevanda tradizionale giapponese che si consuma per merenda e si ottiene in due modi diversi: la prima deriva dallo scarto pastoso del sakè (il sakekasu), e dunque può contenere qualche traccia di alcol, e la seconda dalla crema amakoji: riso cotto con spore di koji (aspergillus oryzae) e acqua.

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Quella che in Giappone viene tradizionalmente chiamata amakoji è l'amasake occidentalmente concepito, lo stesso che si può trovare nei negozi specializzati in alimenti biologici e in macrobiotica. Si tratta di creme di riso, preparazione tradizionale giapponese, miglio e di altri cereali integrali dal sapore naturalmente dolce sprigionato dalla scomposizione dei carboidrati complessi in semplici ad opera della fermentazione. La consistenza finale è a metà fra la crema e il budino, soddisfacente di per sé e facile da diluire in acqua calda, come vuole la merenda giapponese, o in altri composti a seconda dell’uso in cucina. Se l’odore è vagamente pungente (una caratteristica dei fermentati), il sapore è delicato e piacevolmente rotondo.

Parliamo di fermentazione grazie all'azione dell'aspergillus oryzae, un fungo usato anche per la fermentazione della salsa di soia, della pasta di miso e del sakè. È questo processo a rendere l'amasake altamente digeribile grazie alle "pre-digestione" dei carboidrati, delle proteine e dei grassi contenuti nei cereali. Possiamo considerare l’amasake un dolcificante naturale a lento assorbimento che non provoca picchi glicemici e, se consumato con moderazione, adatto anche a chi deve prestare attenzione agli zuccheri. Contiene circa 8 calorie per cucchiaino.

Ecco la tabella nutrizionale relativa a 100 g di crema di amasake di riso integrale:

Valore energetico: 145 kcal

Grassi: 0,9 g di cui 0 g di grassi saturi

Carboidrati: 30 g di cui 19 g di zuccheri

Fibre: 2,1 g

Proteine 3,0 g

Come usare l'amasake in cucina

Questa crema dolce di cereali fermentati si può gustare sola (a cucchiaini proprio come si fa  con la golosa nocciolata!) oppure come dolcificante da aggiungere a porridge, bowl di cereali per la colazione, frutta fresca tagliata a pezzetti e ai frullati. Può anche essere utilizzato nei dolci da forno e nella preparazione di creme o budini. L'amasake in commercio, una volta aperto il barattolo, va conservato in frigorifero e conservato entro 5 giorni salvo diversa indicazione sulla confezione.

Come preparare la crema pasticcera di amasake

Unite 50 grammi di amido di mais a 500 ml di latte di riso mescolando bene con la frusta per eliminare eventuali grumi. Scaldate a fuoco medio, continuando a mescolare, fino ad addensamento. Aggiungete ora 100 grammi di amasake di riso ed incorporatelo perfettamente alla crema ancora tiepida. Per un sapore più caratteristico aggiungete la scorza grattugiata di un limone ed un pizzico di curcuma per il colore giallo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Amasake: la crema dolce e sana che può sostituire lo zucchero - Ultima modifica: 2021-10-14T09:55:13+02:00 da Sabina Tavolieri

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