L'ingrediente da scoprire
5 radici da gustare che forse non conoscevi

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Alcune sono più comuni, altre praticamente sconosciute. Le radici sono un ingrediente da non sottovalutare, utilizzate anche da chef stellati per preparare ricette davvero molto interessanti. Ecco alcune radici in grado di sorprendere per il loro gusto e versatilità in cucina e che sono un vero toccasana per la salute. Da provare e conservare!

Gli ortaggi da radice, le radici vegetali o semplicemente “radici”, sono piante di cui mangiamo la radice, quindi la parte della pianta che raccoglie i nutrienti dal terreno e che non genera germogli. Le radici commestibili sono in genere quelle tuberiformi, dalla forma tozza e ricche di acqua all’interno, preziose per il nostro organismo perché contengono soprattutto minerali, vitamine, fibre e sostanze antiossidanti.

Daikon

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Un altro “cugino” della carota, il daikon è una radice bianca, che si può catalogare come una varietà di ravanello e in giapponese il suo nome significa proprio “grossa radice”. Originario dell'Asia orientale, è un grande alleato della salute, ha forti proprietà disintossicanti e depurative che aiutano la pulizia dei reni e l'eliminazione delle tossine, grassi o acqua in eccesso, ma va anche ad aiutare il fegato per una corretta attività epatica. Il daikon è anche un notevole antigonfiore, che fa bene alla circolazione ad alla salute della pelle. Protagonista all'interno dell'alimentazione giapponese, il daikon è utilizzato principalmente grattugiato per preparare insalate ed il suo impiego lo ha reso più celebre in Italia grazie al sushi e sashimi, di cui è ingrediente decorativo.

L’idea in cucina? Stick di daikon al forno insaporiti con la curcuma

Igname

Anche chiamata Yam, è una radice molto ricca di amido, originaria del Messico. Simile alla patata, rispetto al più famoso tubero ha un più basso contenuto di grassi e un indice glicemico inferiore; tutto questo con una grande presenza di fibre, proteine, vitamine e sali minerali. Igname ha proprietà depurative, antiossidanti, antinfiammatorie e analgesiche, un vero toccasana per l’organismo, specialmente in caso di menopausa e sindrome premestruale. Ma non solo: contiene diosgenina, una sostanza simile al progesterone che rallenta il processo di invecchiamento e riattiva il metabolismo. Il sapore è dolciastro.

L’idea in cucina? Stufato di igname insaporito con curry

Pastinaca

In Italia non è molto conosciuta, anzi… Di contro, in UK, Francia e USA sembra essere particolarmente in voga. La pastinaca è una sorta di “carota selvatica” dal colore bianco-avorio e dal sapore dolce, ma fresco allo stesso tempo. Le sue proprietà sono preziose: porta con sé antiossidanti, vitamine C e del gruppo B, sali minerali, tra cui calcio, fosforo, ferro e potassio. Rispetto alla carota ha un più alto contenuto proteico, ma è anche più zuccherina e calorica. Per cucinarla bisogna togliere la buccia e decidere il modo preferito di cuocerla.
Non è molto facile da trovare poiché praticamente tutta di importazione e non così richiesta. In Italia ci sono principalmente due coltivazioni: una in Veneto e una in Abruzzo.

L’idea in cucina? Purè di pastinaca da preparare con latte vaccino o vegetale

Radice di prezzemolo

L’erba aromatica “che si mette dappertutto” è da sempre un grande must per insaporire le nostre tavole, ma forse non tutti sanno che, oltre alle foglie, esiste anche la radice di prezzemolo, che si può rivelare un ingrediente prezioso in cucina. Si chiama anche prezzemolo tuberoso o prezzemolo Hamberg e la sua polpa bianca dal sapore delicato, tra la carota e la nocciola, è impiegato nelle ricette dell’Europa dell’est, in cui si usa tipicamente per insaporire stufati e zuppe. Le sue proprietà rendono la radice del prezzemolo particolarmente utile a chi necessita di contrastare la ritenzione idrica. Inoltre, dà una sferzata di energia grazie all’alto contenuto di potassio, che va anche a regolare la pressione.

L’idea in cucina? Vellutata di radice di prezzemolo!

Scorzobianca

Chiamata anche sassefrica o barba di becco, la radice della scorzobianca ha un altissimo contenuto di fibre e per questo è una grande alleata dell’intestino. Particolarmente indicata per chi segue un regime dietetico ipocalorico, contiene Sali minerali, potassio, vitamina B9 e vitamina E. Il suo sapore dolciastro e delicato ricorda quello dell’ostrica, non a caso è anche chiamata “vegetable oyster”, ma rievoca anche l’asparago ed il carciofo.

L’idea in cucina? Flan di scorzobianca

COME CONSERVARLE

Le radici hanno una vita più lunga rispetto alle altre verdure, per questo è possibile utilizzare nelle ricette anche molto tempo dopo il loro acquisto. Il segreto per una efficace conservazione è la loro corretta pulizia: occorre eliminare con acqua eventuali residui di terra, erba o altri filamenti e asciugarle in modo perfetto con carta assorbente poiché l’umidità favorisce il proliferare dei microorganismi con la conseguenza di un gusto alterato e di una consistenza meno soda.

Dopo averle pulite, ci sono diversi modi per conservarle. Le radici si devono riporre in frigorifero dentro a un sacchetto di carta e la loro durata è di circa 3 settimane. Sarebbe meglio creare qualche forellino con uno stuzzicadenti per consentire all’aria di passare, scongiurando quindi la presenza di umidità.

Un altro metodo è sottolio e permette una conservazione fino a un paio di mese: si tagliano a pezzetti o listarelle, si scottano in acqua e aceto, per poi metterle in un barattolo coprendolo con olio.

Congelarle, invece, permette di conservare le radici per mesi. Si devono pelare e sbollentare prima di riporle nel congelatore nell’apposito sacchetto gelo. Per consumarle, anche dopo molti mesi, è sufficiente tirarle fuori dal congelatore con qualche ora di anticipo e cucinarle una volta completamente sgelate.

5 radici da gustare che forse non conoscevi - Ultima modifica: 2022-04-05T08:00:52+02:00 da Sabina Tavolieri

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