Agriturismo gourmet
Montagna 4.0 con tanta tradizione

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C’era una volta un bréc arroccato sulle pendici delle Alpi Bergamasche. Se non sembrasse una favola potrebbe cominciare così la storia di questo agriturismo irrinunciabile. O forse una favola la è. A tavola, sicuramente!

Superata la frazione di Nasolino, tornante dopo tornante, si raggiungono gli antichi casolari che compongono il piccolo borgo di Valzurio, in Val Seriana, un’oasi semplice e genuina in cui si respirare una sensazione di pace assoluta.

In questo contesto è risorta da un lungo passato fatto di dimenticanza Contrada Bricconi, un agriturismo nato per ridare vita, attraverso l’agricoltura e la ristorazione, a un borgo rimasto costantemente abitato fino agli anni Novanta. Poi, il silenzio.

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La passione e la visionaria creatività di Giacomo Perletti, Matteo Trapletti, Giovanni Pizzamiglio e Paolo Tocchella hanno dato origine a un progetto futuristico: un’azienda agricola 4.0 dove stalla, fienile e caseificio sono costruiti con tecnologie all’avanguardia.

Un’impresa avveniristica (e al contempo rispettosa delle tradizioni) che trova il perfetto coronamento nel ristorante inaugurato da poco. Ha una trentina di coperti in tre salette, due piccole al piano terra e una più grande sopra, con cinque tavoli.

Pietra, legno, luci creano un ambiente minimal e raffinato: niente tovaglie e set di posate in una scatola di legno, da distribuirsi da soli a ogni cambio portata.

L’essenzialità del design e quelle pareti che raccontano una storia; come la racconta il menu, che combina ogni giorno con ingegno i prodotti del territorio.

C’è tanta bellezza qui, a partire dalla natura che avvolge tutto, dalla ristrutturazione del borgo, dall’architettura moderna della stalla e del caseificio, fino alla cura nei dettagli e al servizio, informale ma caldo e accogliente. Niente è stato lasciato e tutto si basa su un’economia circolare vera, non millantata per marketing. La sostenibilità, a Contrada Bricconi, è anche più di uno stato mentale: è uno stile di vita.

La cucina, Ça va sans dire, segue questa filosofia, anzi, la esalta. E poiché la bellezza passa spesso (e soprattutto) dall’olfatto e dal palato è stata affidata a mani esperte. Quelle di Michele Lazzarini. Originario della Val Seriana, dopo nove anni a fianco di Norbert Niederkofler del tristellato Sant Hubertus in qualità di sous-chef e poi di head-chef, ha deciso di entrare a far parte del progetto fra le sue montagne d’origine.

Propone piatti che raccontano il lavoro agricolo e la cultura del territorio per farci rivivere sapori antichi che si spingono ben oltre la tradizione.

Dall’allevamento delle vacche da latte di razza Grigio Alpina i ragazzi (perché di ragazzi anagraficamente si tratta) producono formaggi freschi e stagionati: “Non ci accontentiamo mai e ogni giorno cerchiamo di migliorare la qualità dei nostri prodotti grazie a un processo produttivo in continuo divenire teso all’eccellenza. Promuoviamo uno stile di vita sano per gli animali e per chiunque venga a vivere questo luogo anche solo per una giornata”.

Per evitare sprechi e per rendere più sostenibile il lavoro in cucina, hanno evitato il menu alla carta e offrono “solo” due menu degustazioni: “Vogliamo condurvi a fare un’esperienza totale del prodotto agricolo che si fa cucina. Così facendo perseguiamo ancora di più un’idea di cucina che risponda all’agricoltura e non viceversa”.

È stata una vera sfida: la zona è ancora poco conosciuta e portare fin qui chi volesse mangiare sano e genuino, dove i vegetali hanno tanto spazio, non era impresa semplice.

“Quello che abbiamo lo sfruttiamo – racconta Lazzarini -. La nostra proposta racconta il territorio con i suoi prodotti e ovviamente quelli dell’azienda agricola. Arrivare qui mi ha fatto cambiare il modo di pensare i piatti; prima era: io voglio mettere questo e quello. Qui devo partire da quello che dà la natura, l’orto, la stalla e i piccoli fornitori che stiamo coinvolgendo in questo progetto”.

I piatti di Contrada Bricconi

Partiamo dal pane, che viene servito caldo, e viene accompagnato con del burro di centrifuga, morbido, ricco. Fa tornare bambini

Tra secondi di pesce spicca la trota alla brace, e per tanti motivi. Il produttore è un signore che ha delle vasche per l'allevamento di trote e salmerini, sono alimentate direttamente dalla sorgente, acqua purissima. È uno dei pochi rimasti sul lago d’Iseo, Andrea Soardi. È cotta sullo yakitori dalla parte della pelle in modo da restare croccante. Sul fondo acqua di pomodoroburro e creme fraiche. Il tutto aromatizzato con olio di pino.

Non può mancare la verdura, e si rivela in tutta la sua originalità in un piatto dove è proprio la protagonista: carota al barbecue. È realizzata con la sarda di Montisola, mele affumicate, aceto di mele, estratti di frutta/verdura, erbe aromatiche e miele. Cotta sotto la cenere fino a risultare esternamente carbonizzata, viene poi pulita, passata per qualche ora nello smoker e poi completata in cucina con la sua salsa. Va abbinata a una birra molto amara ed erbacea, la Elav, del territorio.
Tra i dolci non c’è che l’imbarazzo della scelta, sono tutti deliziosi: gelato all’artemisia, creme caramel al fieno, caramella di siero.

La carta dei vini è lombarda, per scelta e anche per vincolo agrituristico, e conta al momento 51 etichette. Un modo per continuare a raccontarsi anche nel bicchiere, promuovendo il territorio e facendocelo gustare.

Per informazioni

Contrada Bricconi
Via Bricconi 3,
Oltressenda Alta (BG)
www.contradabricconi.it

 

 

 

Montagna 4.0 con tanta tradizione - Ultima modifica: 2022-09-07T14:27:10+02:00 da Sabina Tavolieri

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