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L’avena è un cereale dalla mille risorse in cucina grazie alle sue diverse versioni alcune estremamente pratiche e utili nel preparare con più facilità ed efficacia piatti e ricette, senza dimenticare i notevoli apporti di salute e benessere che non bisogna mai trascurare!

I Beta-glucani sono solo alcune delle formidabili sostanze contenute nell’avena un cereale coinvolto in positivo nella prevenzione e miglioramento di moltissime patologie legate all’alimentazione e alla dieta.

Gran parte di queste sostanze sono legate alla fibra portata in dotazione dall’avena in quantità davvero rilevanti, sempre di più si capisce come questi elementi strutturali presenti in molto prodotti naturali sono il vero cardine per la buona salute oltre ad avere dei riflessi pratici molto interessanti in cucina e nella preparazione dei piatti come vedremo.

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Indubbiamente la versione dell’avena più pratica e interessante è quella dei fiocchi, ma ci tengo a sottolineare come i chicchi puri solo leggermente decorticati sono estremamente interessanti per la preparazione di molte zuppe e ricette che ricalcano la fisionomia di un comune risotto apportando un sapore del tutto unico.

Subito vi lascio quindi alcune indicazioni di base sulla cottura dell’avena in chicchi non prima di ricordarvi però che se volete approfondire l'argomento cereali in cucina molte informazioni utili e gustose ricette le potete trovare in questo libro!

Normalmente non serve un risciacquo, ma prima della cottura meglio lasciarla in ammollo per circa 4 ore, cuocetela poi in abbondante acqua non salata profumata di preferenza con foglie di alloro fresche per circa 40-45 minuti.

Si può anche procedere con la più salutare tecnica della cottura ad assorbimento iniziando con un rapporto di 1 parte di avena e 3 di acqua e lasciando assorbire questa dai chicchi, in genere serve un reintegro che però varia in base alle quantità fatte, al tipo di pentola usata, al calore e altri fattori.

La soluzione migliore è integrare il liquido poco per volta fino a raggiungere la consistenza desiderata che può essere integralmente asciutta o simile a quella di un risotto, un effetto che sfrutto molto volentieri e con buoni risultati in molte mie ricette, una delle quali provata con grande successo a fine settembre e che spero di presentarvi alla prima occasione utile.

Ma torniamo ai fiocchi che come detto sono i più versatili derivati dell’avena, si ottengono dai chicchi ripuliti dalle parti esterne in maniera più o meno estesa a seconda della varietà che si vuole ottenere, poi una volta cotti a vapore sono ridotti in sottili lame schiacciate con rulli speciali e dopo altri 2-3 passi ridotti nei fiocchi finali.

Sono ottimi fin da subito in occasione della prima colazione che ricordo essere una tappa fondamentale per il rispetto di un regime alimentare lungimirante da saltare solo a raion veduta o per motivi tangibili.

In genere i fiocchi classici, magari preferibilmente scelti nella versione integrale, necessitano di una breve cottura come avviene con il porridge arricchito poi di frutta fresca e secca e altri elementi a propria scelta.

Si può però anche evitare la cottura con tre opzioni principali: mettendo dalla sera prima i fiocchi a bagno con il latte, vaccino o vegetale a scelta, frullando finemente i fiocchi o scegliendoli di tipo morbido a volte definiti anche istantanei cioè una versione di fiocchi più sottile che ha come svantaggio un indice glicemico un po’ più elevato.

In ogni caso i fiocchi frullati e morbidi hanno il vantaggio di essere abbinati con gusto e bontà oltre che al latte anche a yogurt di tutti i tipi, estratti, centrifughe, kefir e molto altro.

In cucina i fiocchi di avena sono una risorsa importante in chiave addensante, sono in grado, infatti, di rendere più cremosi e spessi molti composti in maniera veloce e pratica, classico l’esempio di zuppe e minestre troppo liquide come anche di molte salse, mentre in pasticceria possono rientrare nella composizione di biscotti e dessert a alto valore nutrizionale come quello che potete trovare qui.

Possono infine essere una base con cui realizzare composti insaporenti in grado di sostituire prodotti classici come il comune formaggio grattugiato o sostituti dell’abusato sale e prossimamente vi presenterò proprio una soluzione in questa chiave!

L’avena in cucina, oltre al gusto tanta salute! - Ultima modifica: 2020-11-28T11:05:05+01:00 da Giuseppe Capano

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