Il tema dello spreco alimentare è sempre più attuale, grazie a diverse analisi, statistiche e gridi di allarme è ormai chiaro che si tratta di un enorme problema troppo a lungo sottovalutato e che non è più possibile minimizzare.
Negli ultimi anni per fortuna sono nate molte iniziative lodevoli contro lo spreco alimentare che riguarda tutti gli attori delle filiera produttiva, di trasformazione dopo e infine di consumo.
Tutti nel nostro ambito possiamo fare molto, quello ristorativo di mia diretta appartenenza ha gravi responsabilità in questo senso e sicuramente devo impegnarsi molto di più.
Spesso basta adottare semplici e piccoli accorgimenti che cambiano poco il carico lavorativo giornaliero di una cucina professionale garantendo una maggiore etica consumistica, ma in alternativa si può sempre aderire a lungimiranti campagne di recupero.
Come quella che vi voglio raccontare oggi nata nella regione in cui vivo anche se nella provincia limitrofa dove un gruppo di volontari ha dato vita a un associazione dal bellissimo nome: Cacciatori di Briciole.
In piccoli gruppi organizzati ogni sera raccolgono nelle diverse realtà alimentari del territorio, dai singoli negozi di rivendita fino alle diverse realtà ristorative, il cibo che altrimenti verrebbe gettato malgrado ancora valido, per poi distribuirlo ai più bisognosi.
Ricordo che in molti negozi alimentari come anche ristoranti, bar e tavole calde, per una lunga serie di normative igieniche e procedurali non è possibile riproporre l’indomani ai propri clienti il cibo preparato durante la giornata malgrado di per se sia ancora del tutto sano e buono.
Così brioche, panini, pizze, primi, secondi e diverso altro cibo vengono raccolti e distribuiti a persone in stato di bisogno con la collaborazione di altre associazioni.
Un esperienza attiva che ha insegnato molto ai volontari che nel tempo hanno elaborato tante soluzioni per evitare lo spreco alimentare anche tra le mure domestica mettendo a disposizione i loro consigli a chiunque.
Seguendo semplici accorgimenti ognuno di noi può fare molto, nella propria casa come nel luogo di lavoro, l’esperienza che ho raccontato sulla lotta allo spreco alimentare ne è un esempio, ma ancora di più credo serva l’impegno personale quotidiano.
Ma avremo modo di parlarne e approfondire ancora il tema magari stilando una serie dettagliata di consigli anti spreco utili sempre e ovunque!