Queste bacche mi hanno sempre affascinato, l'aspetto certo che ricorda un po' i mirtilli, ma soprattutto l'odore, il loro profumo intimo, quello che sa concedersi solo a un vero amante.
E per catturarne il profumo queste bacche, come tutte le erbe e le spezie, bisogna saperle amare, considerarle cosa viva, cuore pulsante, motore che sa deviare un piatto verso strade in apparenza improbabili.
Il loro scotto per molto tempo è stato quello di essere destinate prevalentemente solo alla preparazioni di carni con l'eresia alle volte sentita di essere li solo per coprire cattivi sentori o nascondere ciò che era meglio non far odorare.
Un accusa ingiusta e ingenerosa!
Le bacche di ginepro sono invece una scoperta sorprendente, dovreste provarle di più, portare con voi il loro cuore balsamico, lasciare ai loro profumi avvolgere di magia gli alimenti.
Con la frutta ad esempio, poche bacche, schiacciate per diffondere meglio i profumi, si crea una sinergia che è sorprendente.
A me fanno tornare alla menta un altra spezia magica e sensuale fino al midollo, l'anice stellato, bellissimo anche nella forma.
Chissà che a breve non li metta insieme per qualche nuova creazione!!!