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Scopriamo insieme che cosa è esattamente e come assimilare al meglio e con gusto il prezioso beta-carotene, un nutriente essenziale al buon funzionamento del nostro corpo e alla prevenzione di molte patologie legate all’alimentazione errata. Tutto questo anche grazie ai consigli pratici che possiamo ritrovare nella pratica di cucina quotidiana!!!

Sentiamo giustamente spesso parlare del beta-carotene per la sua grande importanza a livello di salute e benessere, questo nutriente è infatti uno dei precursori della fondamentale e vitale vitamina A e non a caso alcuni preferiscono chiamarlo con la dizione di provitamina A.

Il potere antiossidante del beta-carotene è di elevato spessore e si pone come forte barriera protettiva e difensiva rispetto a molte patologie e disfunzioni organiche dell’organismo.

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Il nome come è evidente deriva dalla capacità di questa sostanza di colorare principalmente di arancione gli ortaggi in cui è contenuto, ma non necessariamente visto che buone quantità di beta-carotene si trovano in diverse verdure a foglia verde.

Istintivamente in un alimento croccante e gustoso al naturale come la carota, l’ortaggio indubbiamente più rappresentativo in termini di beta-carotene, si potrebbe pensare che il maggior vantaggio lo si ha nel consumo a crudo magari sgranocchiando piacevolmente e in maniera molto pratica pezzi di ortaggio interi semplicemente puliti.

Il che fa senz'altro molto bene in generale considerando le altre molteplici e benefiche sostanze contenute nelle carote, il problema del beta-carotene è che per ragioni strutturali si trova in realtà molto all’interno dei tessuti vegetali e per venire assimilato meglio dall’organismo deve essere in qualche modo facilitato nella sua uscita.

Se a crudo, quindi, la scelta migliore è quella di tagliare molto finemente l'ortaggio o ancora meglio grattugiarlo esponendo a una massa molto estesa la sua polpa e portando alla luce come un prezioso tesoro questa sostanza importante.

Questo però ancora non basta fino in fondo, la percentuale di beta-carotene assorbita o meglio bioaccessibile è ancora nell’ordine di poche percentuali che pur aumentando man mano che si sminuzza e si frulla porta a sprecare gran parte della preziosa sostanza.

La svolta reale è quando la carota viene posta a cottura, in questo modo l’ammorbidimento delle fibre favorisce di molto la disponibilità di beta-carotene e anche qui contano le dimensioni, più i pezzi cotti sono piccoli più il “raccolto” è abbondante o in parallelo più la nostra masticazione è efficiente più assimiliamo salute.

Una altro fattore importante che favorisce tutto questo è la presenza di un grasso buono come l’olio extravergine d’oliva che funge da veicolo preferenziale e allo stesso tempo protettivo nell’assorbimento del beta-carotene.

Nella pratica di cucina possiamo allora regolarci secondo questi parametri senza mai escludere nulla; consumare con piacere le carote a crudo preferibilmente già ridotte in piccole parti piuttosto che masticate intere, ricorrere senza preoccupazioni alla cottura scegliendo il condimento giusto di accompagnamento.

E come cottura il riferimento in assoluto è certamente quella a vapore, carote a fette, cubetti o altro con un velo di olio extravergine finale, spezie e erbe aromatiche rinunciando magari all’abusato sale è quanto di meglio possiamo fare per gustare carote e ortaggi simili ricchi nel prezioso beta-carotene!!!

Assimilare meglio e con gusto il beta-carotene grazie alla pratica di cucina - Ultima modifica: 2022-03-22T16:12:06+01:00 da Giuseppe Capano

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