Oggi guardavo con un po' di tristezza il mio alloro ormai agonizzante sommerso dalla tonnellata di neve caduta tra lunedì e martedì qui in montagna.
Ormai in primavera sarà da sostituire e questa volta cercherò di curarlo meglio, perché è una pianta a cui tengo molto e nella mia cucina compare con molta frequenza, soprattutto nella versione fresca che amo in particolare.
In questa ricetta dolce che ho pubblicato sul blog tempo fa viene fuori tutta la sua potenza espressiva e per di più in un dessert, fatto certamente inconsueto.
Devo trovare una ricetta salata che faccia altrettanto, pensavo a una potente crema di verdure in cui lasciare all'alloro la parola per raccontare di se dei suoi pregi, della sua storia, nei prossimi giorni cerco la soluzione e poi vediamo di metterla sulla pubblica piazza.
Nell'attesa vi racconto un po' di lui riprendendo sprazzi del testo di un mio articolo in cui celebravo l'alloro.
"………………………………….Introdotta in Europa dall'Asia Minore, la bella pianta di alloro ha avuto da subito in Grecia fama e notorietà divenendo protagonista di una delle più note leggende mitologiche incentrate sul dio Apollo: divenuta a lui sacra è poi passata a incoronare eroi e personaggi illustri delle arti e della società fino ad arrivare ai giorni nostri dove da essa trae origine la parola laureati. Oggi è ampiamente diffusa in tutta Europa dove è spesso usata a scopo ornamentale nei giardini, ma è in cucina che rivela al massimo le sue qualità organolettiche sfruttate in numerosi piatti. Ha anche interessanti proprietà curative, prima fra tutte una efficace azione calmante e rilassante, stimola l’appetito, aiuta la digestione, combatte i dolori di stomaco e l'inappetenza…………………."
E a proposito di proprietà curative vi segnalo questo post che l'illustrissimo Fabio Firenzuoli aveva scritto a suo tempo proprio su questa pianta, tocca un aspetto curativo magari per qualcuno poco piacevole, ma come sempre capita con Fabio l'informazione e il racconto sono molto utili!
A presto con la mia ricetta d'alloro.
Domenica scorsa ho fatto un brasato al barolo per pranzo, perchè avevo tutta la famiglia riunita.
Ho utilizzato l’alloro per insaporire e al posto del burro ho utilizzato l’olio Laudemio, perchè più sano e leggero.
E’ venuto benissimo (nonostante le mie capacità culinarie lascino un pochino a desiderare 🙂
Buona giornata!
Grazie,
a prescindere che si ami o meno la carne è proprio una bella testimonianza sull’uso sia dell’olio che del profumato alloro, una sinergia esemplare tra il buono del condimento e la personalità dell’erba aromatica.
Buona giornata piena di gusto a te.
A presto
Giuseppe
Buona giornata a te!
Un caro saluto..