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Il rapporto con il cibo da parte della società nel suo complesso con le diramazioni politiche, culturali e religiose è ambiguo e complesso, sia in passato che anche oggi alimenti o preparazioni specifiche vengono messe al bando con motivazioni quasi sempre grottesche e per nulla scientifiche come è capitato con la vicenda dell’aglio, prezzemolo e finocchio ai tempi dell’inquisizione che racconto in questo articolo, un divieto paradossale su una terna di ortaggi che invece portano solo benessere, gusto e piacere a tavola!

Farebbe anche sorridere scoprire che aglio, prezzemolo e finocchio a un certo punto della storia dell'uomo sono stati considerati quasi blasfemi, ma il rapporto con il cibo da parte della società nel suo complesso con le diramazioni politiche, culturali e religiose varie è sempre stato ed è tuttora ambiguo e complesso.

Da un lato alcuni alimenti sono diventati veri e propri simboli in positivo di movimenti e tendenze dall’olio, al pane, al vino, dall’altro per forma, effetti sull’organismo o simbolismo trasversale determinati cibi sono stati condannati e banditi fra cui in maniera incredibile tre umilissimi ortaggi come aglio, prezzemolo e finocchio.

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Il tutto va fatto risalire al nefasto periodo dell’inquisizione in Europa quando si portò a ritenere che le presunte e in realtà sempre innocenti streghe utilizzassero per le loro pozioni magiche ingannatrici i gustosi e benefici aglio, prezzemolo e finocchio!!

Che proprio come le streghe furono portati a processo, condannati a non si sa bene cosa e in maniera paradossale per un certo periodo in alcune zone banditi dall’uso generale comune.

Una condanna più teorica che reale visto che sono stati continuati a usare a prescindere soprattutto da chi quelli aveva e con quelli doveva portare avanti il desco famigliare combattendo la diffusa fame.

Questa sorta di ostracismo verso il cibo e i vegetali in particolare non deve comunque sorprendere più di tanto rientrando in quel grande universo dei pregiudizi alimentari che tuttora sono diffusi e del tutto sproporzionati nelle loro considerazioni peccaminose.

Diverse componenti chimiche che naturalmente sono portate in dono dal cibo sono ad esempio ritenute ad effetto psicotropo cioè in grado di alterare l’attività mentale e per questo più o meno bandite da diete, percorsi alimentari o autorità varie senza che vi sia alcuna valutazione reale dell’alimento in se e della sua molteplicità.

Sinceramente però quando in un bel libro storico sui vegetali ho letto della messa al bando di aglio, prezzemolo e finocchio sono rimasto abbastanza perplesso visto che siamo di fronte in realtà, come nel caso di tutti gli altri ortaggi del mondo, a autentici benefattori della salute umana.

Per questo vi invito a usarli senza alcuna remora e ancora di più vi invito nel cercare di rivedere tutti gli eventuali pregiudizi sul cibo che coscientemente o no vi portate dietro perché fatto salvo allergie e intolleranze conclamate non hanno ragione di essere.

E per riabilitare questi tre ottimi ingredienti vi propongo una semplice preparazione che può diventare qualcosa di più importante accompagnando magari una pasta, dei cereali in chicchi o una componente proteica.

Iniziando dall’aglio intero o tritato da rosolare molto dolcemente in ottimo olio extravergine d’oliva, proseguendo con l’aggiunta dei finocchi puliti tagliati in spicchi sottili, una lieve presenza di sale e pepe e per finire l’esaltazione del prezzemolo fresco tritato eventualmente rinforzato da buccia di limone grattugiata.

Semplicità come la filosofia di un mio libro, ma tanta, tanta bontà e benessere in tavola grazie all’arte umana della cucina aliena da considerazioni extra alimentari!!!

Aglio, prezzemolo e finocchio che incredibilmente furono messi al bando! - Ultima modifica: 2022-03-11T10:18:05+01:00 da Giuseppe Capano

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