Oggi un gelato al cioccolato extra fondente (una bomba di antiossidanti) non me lo leva nessuno. Lo spunto me l’ha dato questo studio appena pubblicato su Depression and Anxiety, da segnalare perché è il primo a esaminare l'associazione tra qualità di cioccolato e stati depressivi. Anche se è da tempo che è nota l’associazione con il cioccolato, un team di ricercatori Usa e canadesi questa volta ha voluto investigare sugli effetti sul cervello a seguito del consumo di diverse qualità di cioccolato.
Più precisamente hanno valutato i dati di 13.626 adulti provenienti da un grande studio di popolazione Usa: il National Health and Nutrition Examination Survey. Il consumo di cioccolato dei partecipanti è stato messo a confronto con un questionario nel quale sono riportati i sintomi depressivi.
Quali i risultati principali?
Dopo i necessari aggiustamenti, è stato scoperto che chi aveva riferito di avere mangiato cioccolato fondente in due periodi di 24 ore aveva una probabilità inferiore del 70% di segnalare sintomi depressivi clinicamente rilevanti rispetto a chi non mangia mai cioccolato. Inoltre, i ricercatori non hanno trovato alcun legame significativo tra il consumo di cioccolato non scuro (come quello bianco o al latte) e sintomi depressivi clinicamente rilevanti.
La principale autrice della ricerca, Sarah Jackson ha dichiarato a proposito: "Questo studio fornisce alcune prove del fatto che il consumo di cioccolato, in particolare quello fondente, può essere associato a ridotte probabilità di sintomi depressivi clinicamente rilevanti. Però sono necessarie ulteriori ricerche per chiarire le ragioni di questo rapporto.” Ad esempio si potrebbe pensare che le persone depresse perdano interesse nei confronti del cioccolato.
Perché fa così bene all’umore?
A oggi sono stati proposti diversi meccanismi per spiegare la relazione tra cioccolato e stato d’animo. Questo alimento contiene in effetti numerosi ingredienti psicoattivi che producono una sensazione di euforia simile a quella dei cannabinoidi, ma non solo. Contiene anche feniletilamina, un neurotrasmettitore che regola, appunto, l'umore.
La ricerca ha mostrato che anche l’ottimo sapore del cioccolato in genere giova comunque all’umore di tutti, ma è solo quello fondente ad esercitare un effetto terapeutico. Probabilmente a causa della sua maggiore concentrazione di flavonoidi, sostanze antiossidanti che hanno dimostrato di ridurre gli stati infiammatori collegati all’insorgere della depressione.