Noci, mandorle, nocciole e altra frutta a guscio sono da tempo considerate alleate preziose per la salute del cuore e del metabolismo. Numerosi studi hanno evidenziato i loro effetti positivi, come la riduzione del colesterolo LDL e il miglioramento della pressione sanguigna. Tra queste, le noci pecan, meno diffuse nella nostra alimentazione, stanno emergendo per i loro potenziali benefici.
Originarie del Nord America, le noci pecan sono ricche di grassi mono e polinsaturi, fibre e antiossidanti come i polifenoli, che contribuiscono alla salute cardiovascolare. E ora un nuovo studio, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, rafforza l’idea che inserirle con regolarità nell’alimentazione possa aiutare a ridurre alcuni fattori di rischio cardiovascolare come il colesterolo o i trigliceridi alti.
Lo studio in breve
La ricerca ha coinvolto 138 adulti, uomini e donne, con almeno un fattore di rischio per la sindrome metabolica ma senza diagnosi di diabete o malattie cardiovascolari. I partecipanti sono stati poi casualmente divisi in due gruppi. Per 12 settimane il primo gruppo ha sostituito il proprio spuntino abituale con una dose di quasi 60 g di noci pecan al giorno – una quantità corrispondente a una manciata abbondante. Mentre l’altro gruppo, cosiddetto di controllo, doveva solo continuare a seguire la sua dieta abituale.
Al termine dello studio, chi aveva consumato le noci pecan ha ottenuto miglioramenti significativi: colesterolo totale, colesterolo LDL (quello “cattivo”), colesterolo non-HDL (vale a dire il colesterolo totale meno quello HDL, che comprende tutte le frazioni "nocive") e trigliceridi si sono ridotti in modo apprezzabile, senza che fossero necessarie riduzioni caloriche o altre modifiche alla dieta. Inoltre, la qualità complessiva dell’alimentazione del “gruppo pecan”, misurata con l’indice HEI-2020 (Healthy Eating Index, uno strumento che valuta quanto una dieta sia aderente alle linee guida alimentari), è aumentata di oltre 9 punti.
Questo effetto positivo sembra dipendere dal particolare profilo nutrizionale delle pecan, particolarmente ricche di grassi mono e polinsaturi, fibre e composti antiossidanti come i flavan-3-oli (una classe di polifenoli noti per le proprietà antinfiammatorie e protettive nei confronti dell’apparato cardiovascolare). È interessante notare che, rispetto ad altra frutta secca, le pecan vantano un contenuto più elevato di polifenoli, molecole a cui, come già ricordato, si attribuisce un ruolo protettivo contro le malattie cardiovascolari.
Peso e pressione
Un altro dato da considerare è che, in media, i partecipanti del primo gruppo sono aumentati leggermente di peso (meno di un chilo in tre mesi), ma ciò non ha influito negativamente sulla pressione, suggerendo che il guadagno ponderale modesto non compromette i potenziali benefici metabolici. È anche vero che lo studio non ha rilevato effetti significativi sulla salute dei vasi sanguigni ma ciò non sminuisce i risultati ottenuti: migliorare il profilo lipidico e la qualità complessiva della dieta resta un obiettivo importante, soprattutto per chi ha familiarità con patologie metaboliche.
Delle proprietà anticolesterolo delle pecan si era già parlato in questo precedente articolo del blog dedicato ai risultati di uno studio USA condotto su adulti con elevato rischio cardiovascolare. Anche allora erano emersi miglioramenti nei livelli di colesterolo totale e LDL dopo l’introduzione quotidiana delle pecan, sia aggiunte alla dieta sia sostituendo altri alimenti.
Dalla teoria alla pratica
Cosa fare, allora, con queste informazioni? Come sempre, la chiave è l’equilibrio. Una manciata di noci pecan al giorno, soprattutto se al posto di altri snack meno salutari (dolci confezionati, salatini, patatine...), può essere una scelta intelligente. L’importante è non esagerare con le quantità e preferire sempre frutta a guscio al naturale, non salata né zuccherata. Proprio come si fa con noci, mandorle & Co., le noci pecan si possono gustare da sole, oppure inserirle nel muesli del mattino, nello yogurt o nelle macedonie. Sono perfette anche per arricchire insalate e piatti unici estivi in un modo un po’ diverso dal solito. Non resta che fare la prova assaggio…