Novità dalla ricerca
Per la salute del cuore anche gli snack contano

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Secondo una ricerca appena pubblicata, per mantenere in buone condizioni il nostro apparato cardiovascolare, e ridurre i rischi di eventuali patologie, tra i vari aspetti bisognerebbe prendere in considerazione anche la qualità degli spuntini e la combinazione tra tipo di pasto e orario. Capiamone qualcosa di più

Quando si parla di alimentazione utile per prevenire i disturbi all’apparato cardiovascolare - dal colesterolo alto all’aterosclerosi fino ai disturbi cardiaci – per lo più ci si focalizza sugli alimenti considerati salutari e su quelli no. Mentre sia i tipi dei diversi spuntini, che la composizione dei pasti o l’orario della loro assunzione durante il giorno, vengono considerati in seconda battuta.

Per approfondire questi aspetti ancora poco esplorati, un team di ricercatori cinesi della Harbin Medical University ha analizzato i risultati di oltre 21mila partecipanti di un importante studio di popolazione, ossia il National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) che si è tenuto dal 2003 al 2014 negli Stati Uniti e che ha indagato, tra le altre cose, anche le abitudini alimentari dei partecipanti. I ricercatori, avendo come focus spuntini, tipi di  pasto e orari di assunzione, hanno cercato delle eventuali associazioni tra questi elementi e la salute o la longevità dei partecipanti. E i risultati del loro lavoro sono stati da poco pubblicati sul Journal of American Heart Association, una rivista della prestigiosa American Heart Association, ossia l’associazione dei cardiologi americani.

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Innanzitutto i ricercatori hanno classificato i diversi stili dietetici presenti nei pasti principali (ad esempio la “western diet”, ossia la tipica dieta Usa ricca di grassi, zuccheri e proteine, oppure la preferenza per i cibi vegetali, per la frutta o per i cibi ricchi di amidi). Poi gli studiosi hanno analizzato quali tipi di alimenti fossero stati effettivamente consumati in occasione dei diversi pasti. Ebbene, chi preferiva i pasti “occidentali” è risultato essere il maggior consumatore di cereali raffinati, grassi, formaggi, dolci e salumi. Chi preferiva i pasti a base di frutta risultava un gran consumatore di cereali integrali, frutta, yogurt e frutta a guscio. Mentre chi preferiva la cena a base di vegetali, consumava la maggior parte delle porzioni di verdure verdi e ortaggi colorati, pomodori e legumi.

Riguardo agli spuntini, sono stati identificati come principali modelli di riferimento gli snack di cereali, gli snack ricchi di amidi, gli snack alla frutta e quelli a base di latte. Da sottolineare che i consumatori degli snack ricchi di amidi per lo più sceglievano preparazioni a base di patate come le chips.

Pasti e snack possono ridurre o aumentare i rischi

Riassumendo i risultati, mangiare frutta a pranzo, verdure a cena e uno spuntino a base di latticini la sera è stato associato a un ridotto rischio di morte prematura per malattie cardiovascolari e di mortalità per tutte le cause. Il consumo di un pranzo “occidentale” (tipicamente contenente un'elevata quantità di cereali raffinati, formaggio e salumi) è stato associato a un rischio elevato di malattie cardiovascolari e mortalità per tutte le cause. Entrando più nel dettaglio ecco i 4 punti principali dell'analisi.

  1. Il consumo di uno spuntino ricco di amidi dopo ogni pasto è stato associato a un aumento del rischio di mortalità per tutte le cause del 50-52% e del rischio di mortalità correlata a malattie cardiovascolari del 44-57%.
  2. Consumare un pranzo a base di frutta è stato associato a un rischio ridotto del 34% di morte correlata a malattie cardiovascolari.
  3. Mangiare un pranzo tipico della dieta occidentale USA (tipicamente contenente cereali raffinati, formaggio, salumi) è stato associato a un aumento del 44% del rischio di morte per malattie cardiovascolari.
  4. Il consumo di una cena a base vegetale è stato associato rispettivamente a una riduzione del 23% e del 31% delle malattie cardiovascolari e della mortalità per tutte le cause.

"I nostri risultati hanno rivelato che sia il tipo che l’orario di assunzione dei vari tipi di alimenti sono ugualmente fondamentali per mantenere una salute ottimale", ha affermato ha affermato Ying Li, autore principale dello studio. "Di conseguenza le future linee guida nutrizionali ed eventuali strategie di intervento potrebbero integrare i tempi di consumo ottimali per gli alimenti durante il giorno".

Per la salute del cuore anche gli snack contano - Ultima modifica: 2021-07-12T08:03:24+02:00 da Barbara Asprea

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