Dall’infiammazione al sanguinamento, i disturbi legati alle gengive sono molto diffusi, ma in genere – al contrario di quanto avviene per la carie dentale - il tipo di alimentazione in chi ne soffre non viene considerato. Ma forse con il tempo questo approccio terapeutico potrà mutare se verranno ulteriormente confermati i risultati di una ricerca pubblicata sul Journal of Clinical Periodontology.
Quattro settimane più verdi
Un'equipe di ricercatori dell’Università di Friburgo ha diviso in due gruppi i 30 partecipanti dello studio. Al primo è stata cambiata la dieta ma non al secondo (cosiddetto gruppo di controllo). In pratica, si è chiesto a metà dei partecipanti di passare per un periodo di 4 settimane a una dieta molto più ricca di ingredienti vegetali e con un’azione antinfiammatoria spiccata. In pratica, da una parte è stata richiesta una riduzione del consumo di carboidrati (pane raffinato, dolci…) e di proteine di origine animale trasformate (come le carni lavorate, ad esempio).
Dall’altra l’aumento di tutti quei cibi che contengono sostanze considerate antinfiammatorie e protettive per l’organismo come gli acidi grassi omega 3, le vitamine C e D, gli antiossidanti e le fibre. A tutti i partecipanti – anche del secondo gruppo – è stato chiesto di sospendere l'uso del filo interdentale e di altri strumenti specifici per pulirsi tra i denti.
I risultati principali
All’inizio e alla fine dello studio sono stati rilevati vari parametri della salute orale in tutti i partecipanti. E dopo le 4 settimane, sebbene nei 2 gruppi non siano state rilevate differenze per quanto riguarda i valori della placca, nel primo gruppo è stata osservata una significativa riduzione del sanguinamento gengivale. Inoltre, sono stati rilevati anche un aumento dei valori di vitamina D, importante per la salute delle ossa, denti compresi) e della perdita di peso.
Meno infiammazione, più denti e gengive sane
Ecco come ha commentato a questo proposito il dottor Johan Woelber, autore principale dello studio: "I risultati della ricerca dimostrano chiaramente la possibilità di ridurre naturalmente la gengivite attraverso una dieta opportuna in grado di promuovere anche un buono stato di salute generale. Perciò gli operatori nel campo della odontoiatria dovrebbero conoscere le abitudini alimentari dei pazienti e fornire raccomandazioni adeguate nel trattamento della gengivite, poiché questa potrebbe essere un effetto collaterale di una dieta occidentale dall’azione infiammatoria”.
