Alternative light
Shiratake, pasta senza carboidrati: idea per la dieta last minute?

pasta Shirataki (Konjac) -
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Con poche o quasi nulle calorie si propone come primo piatto dietetico. Ma con che cosa è preparata? Come può entrare in un menu equilibrato?

La tendenza a ridurre i carboidrati ha travolto la pasta, icona irrinunciabile della nostra cucina ma ricca di questi nutrienti. E il mercato ha risposto prontamente con prodotti senza carboidrati: avete sentito parlare del konjac e della shiratake?

Dall’Oriente, il konjac

Facilmente reperibile in molti supermercati e negozi bio, il konjac, questa insolita pasta, è del tutto priva di carboidrati. Proviene dall’Estremo Oriente ed è da tempo nota a cinesi e giapponesi: questi ultimi la chiamano shiratake, o “cascata bianca” per la sua tinta chiara.

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Il suo segreto sta in una radice originaria di quell’area, il konjac (Amorphophallus konjac), dalla cui farina si estrae una fibra detta glucomannano, molto impiegata negli integratori perché capace di limitare l'assorbimento di calorie, grassi e carboidrati (ma attenzione, anche di alcuni farmaci, se l’impiego è elevato). Come le altre fibre solubili favorisce la sazietà, aiuta il transito intestinale e contribuisce a controllare diabete e colesterolo. Queste sostanze sono i principali componenti del prodotto. Per il resto siamo a quota zero con carboidrati, grassi e proteine; e pure con colesterolo, sale, glutine e lattosio. Il tutto si traduce in appena una decina di calorie per etto.

Idratata o secca

Lunga, corta o a granelli simili al riso, e perfino in formato lasagna, la pasta di konjac è venduta in vaschette con acqua e un regolatore di acidità (idrossido di calcio e/o acido citrico), oppure secca. Nel primo caso va scolata e sciacquata, quindi saltata in padella per un minuto con il condimento scelto o aggiunta alle zuppe. Nel secondo caso va reidratata in acqua bollente per circa 10 minuti.

Il rovescio della medaglia è il sapore decisamente neutro. Perché diventi appetibile, questa pasta ha bisogno di buoni condimenti che puntino su tante verdure arricchite da proteine, e su erbe aromatiche e spezie o anche su salsa di soia e sale. È una buona idea sfruttare ricette orientali, che sicuramente si prestano bene visto che il prodotto è nato a est!

Buona, ma senza esagerare

La pasta di konjac può rappresentare ogni tanto un buon diversivo nell’ambito di una dieta equilibrata, comprendente pure grassi buoni e proteine. È utile l’abbondanza di fibre ma, naturalmente, deve essere alternata a cibi più nutrienti. Non è un prodotto molto economico, ma ne basta poco perché ha una resa elevata ed è molto saziante.

Low carb

In commercio si trovano anche paste low carb, con il 35% di carboidrati. Contengono soprattutto proteine – del pisello e/o della soia, talvolta anche del frumento – insieme a vari ingredienti usati per “legare” il tutto: glutine, albume, gomma di guar. Pochi i grassi, di solito ben rappresentate le fibre; le calorie, va da sé, salgono.

Una via di mezzo tra gli shiratake e questi prodotti low carb è rappresentata da una pasta con il 17% di carboidrati e sole 100 calorie. Dentro ci sono farina di grano, fibre e di nuovo il konjac: un buon equilibrio, dunque, e più sapore rispetto alla “cascata bianca”.

Shiratake, pasta senza carboidrati: idea per la dieta last minute? - Ultima modifica: 2020-08-10T07:46:40+02:00 da Venetia Villani

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