La pelle va nutrita anche dall’interno?
La pelle rappresenta una parte molto estesa del corpo, con una superficie di ben 1,5-2 metri quadrati e un peso di oltre 10 chili. Le sue continue trasformazioni richiedono l’apporto costante di numerosi principi nutritivi, che nessuna crema può sostituire dall’esterno. L’invecchiamento della pelle inizia intorno ai trent’anni, quando si verifica un rallentamento del rinnovamento dei tessuti. Questo processo fisiologico è accelerato da carenze alimentari, legate, per esempio, a diete poco varie e troppo restrittive, ma anche a un eccesso di alimenti.
Perché frutta e verdura fanno bene alla pelle?
Una recente ricerca pubblicata su una prestigiosa rivista dell’accademia di dermatologia statunitense, ha dimostrato che chi consuma abitualmente frutta e verdura presenta un minor numero di rughe sul volto. Questo effetto è legato a numerosi principi attivi, preziosi anche per prevenire le malattie degenerative. Fragole, lamponi, mirtilli e altri frutti rossi, per esempio, abbondanti in questa stagione, hanno un elevato contenuto di polifenoli. Broccoli, rucola, cime di rapa e altre crucifere, sono una sorgente importante di sulforafano. I pomodori forniscono licopeni. Tutte queste sostanze hanno proprietà antiossidanti che proteggono dagli effetti negativi di inquinamento e radiazioni solari. Va poi aggiunto che frutta e verdura sono fonti privilegiate di vitamina C ed E, importanti per la sintesi di collagene.
Quali sono gli ingredienti che non devono mancare?
La dieta mediterranea è considerata da molto esperti il miglior antidoto contro l’invecchiamento, e non solo cutaneo. Al di là di frutta e verdura, di cui abbiamo già parlato, legumi e semi oleosi, come noci, nocciole, mandorle, semi di zucca, chia e girasole, sono una valida sorgente di ferro, rame, silicio. Inoltre, forniscono acidi grassi polinsaturi e proteine, indispensabili per la rigenerazione cutanea. Sei-otto cucchiaini di olio extravergine al giorno contribuiscono ad arricchire l’apporto di grassi “buoni” e prevengono processi infiammatori negativi per l’equilibrio della pelle. Cacao amaro e tè verde sono ricchi di antiossidanti.
Quale ruolo gioca l’acqua?
È un valido aiuto per mantenere idratata la pelle grazie a diversi meccanismi fisiologici. In primo luogo l’acqua viene fissata nel derma, lo strato più profondo della cute, quindi è trattenuta nelle cellule dell’epidermide, lo strato più esterno, attraverso alcune sostanze capaci di agire come spugne. Si conserva, così, l’idratazione necessaria al corretto funzionamento della pelle. Infine, tramite un’evaporazione costante e impercettibile, l’acqua si disperde a livello dello strato corneo regolando anche la temperatura corporea. Almeno due litri d’acqua al giorno, anche di più quando fa caldo, sono necessari per favorire questo processo naturale di idratazione, senza contare che aiutano l’organismo a eliminare le sostanze indesiderabili potenzialmente nocive per la pelle. Accanto all’acqua, frutta e verdura hanno un buon potere idratante.
Ci sono alimenti da evitare?
Grassi di scarsa qualità, ingredienti cotti a temperature troppo elevate, arrostititi o bruciacchiati, additivi alimentari, carne, soprattutto se processata o conservata, andrebbero esclusi, o almeno ridotti. Un’attenzione speciale meritano gli zuccheri semplici, in particolare il saccarosio, e i carboidrati raffinati, per esempio in forma di farina e pane. Il loro abuso è, infatti, legato a un’iperglicemia cronica a sua volta responsabile della glicazione delle proteine, una dannosa unione fra zuccheri e proteine che blocca la rigenerazione di collagene ed elastina, rendendo rigidi i tessuti, e favorisce la formazione di radicali liberi. Alcune spezie e aromatiche, fra cui cannella, zenzero, curcuma, chiodi di garofano, rosmarino, origano e timo, sembrano avere un effetto protettivo contro questo processo.
Con la collaborazione della dottoressa Anna Agostoni, dermatologa.