Erbe da bere
Più energia con le piante officinali

piante officinali

Ci sono piante officinali, anche esotiche, che hanno un effetto attivante sul corpo e sulla mente. Sono ideali quando ci sentiamo un po’ scarichi e gli impegni della giornata ci sembrano sempre troppi. Se all’azione tonica vogliamo abbinare un effetto ricostituente, polline e pappa reale fanno al caso nostro

Siamo stanchi, spossati e con poche energie? Facciamo fatica a carburare non solo a livello fisico, ma anche mentale? È arrivato il momento di scoprire quali sono i booster energetici che le piante officinali e le api ci possono offrire, come usarli e scegliere il più adatto a “curare” la nostra stanchezza. Iniziamo dalle erbe.

GINSENG

È utile in caso di stanchezza soprattutto mentale, muscolare e per gli sportivi che hanno cali energetici durante l’attività. Il ginseng aiuta a migliorare e prolungare la resistenza fisica e ha anche un'azione adattogena, ovvero aiuta il corpo ad adattarsi meglio alle condizioni di stress, aumentandone la resistenza. Ha proprietà antiossidanti che permettono di contrastare la formazione dei radicali liberiQuando usarlo? È ideale in previsione di un prolungato periodo di stress come la preparazione di un esame scolastico, un surplus di lavoro o in vista di una gara sportiva.

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GUARANÀ

Guaranà

Con un contenuto di caffeina 4-5 volte superiore a quello del caffè, ha proprietà toniche utili contro la stanchezza fisica e mentale e aiuta a ridurre la sensazione di fatica. È consigliato in caso di eccessivo affaticamento fisico e intellettuale, quando c’è bisogno di una ricarica immediata d’energia.

 

 

YERBA MATÈ

Ha un contenuto di caffeina importante, ma minore del guaranà, e contiene anche vitamine del gruppo B, importanti per il corretto funzionamento del metabolismo energetico. Queste vitamine sono coinvolte nella produzione d’energia e aiutano a mantenere un buon tono dell’umore. È l’erba da usare in caso di stanchezza o astenia: quando ci sentiamo svogliati e senza forze.

TISANE O INTEGRATORI?

Ginseng, guaranà e yerba matè si possono trovare in commercio in formato tisana o come integratori sotto forma di capsule, gocce, compresse e, nel caso del guaranà, anche in polvere. L’utilizzo degli integratori è utile se abbiamo bisogno di un effetto immediato: il guaranà è particolarmente consigliato sotto questa forma. Se preferiamo le tisane, in commercio se ne trovano già pronte in filtro contenenti ginseng e yerba matè puri o in combinazione con altre piante. Scegliamo sempre tisane biologiche e, se compriamo le erbe sfuse, chiediamo all’erborista se sono di origine biologica perché queste piante provengono da Paesi dove l’uso dei pesticidi ha una regolamentazione diversa rispetto alla nostra, quindi la scelta bio offre una migliore garanzia di qualità.

I GIUSTI DOSAGGI

Se optiamo per gli integratori è bene seguire le indicazioni posologiche riportate sulle confezioni. È consigliabile comunque non assumerli nel tardo pomeriggio per assicurarsi un buon riposo notturno. Per le erbe sfuse, i dosaggi sono:

Yerba matè, 2 g (circa 1 cucchiaino) per 150 ml d’acqua calda, da lasciare in infusione 5-10 minuti. Se ne bevono 3 tazze al giorno, ha un sapore amarognolo, soprattutto se si protrae l’infusione;

Ginseng radice in taglio tisana, 5 g (circa 1 cucchiaino e mezzo) in 250 ml d’acqua bollente, si fa bollire per 5 minuti con coperchio, si spegne il fuoco e si lascia in infusione 15 minuti, si filtra e si beve. Una tazza tutte le mattine per almeno 3 settimane;

Guaranà in polvere, 1 g (circa mezzo cucchiaino) in una tazza d’acqua calda. Se ne bevono al massimo due tazze al giorno. Se usiamo i semi interi di guaranà, 3-5 g (circa 1 cucchiaino abbondante) in 250 ml d’acqua bollente, si copre e si lascia in infusione per 10-12 minuti. Si filtra e se ne bevono 2 tazze al giorno.

Polline e pappa reale, tutta l'energia delle api

Pappa reale

Al contrario di matè, guaranà e ginseng, il polline e la pappa reale sono due alimenti veri e propri che nutrono, in maniera ottimale, il nostro corpo e il sistema nervoso. Sono ideali quando viviamo situazioni di forte stress o dopo un lungo periodo di malattia, quando facciamo fatica a riappropriarci a pieno di tutte le nostre energie.

Sia pappa reale che polline contengono proteine, carboidrati e grassi in proporzione variabile, ma anche un bel pool di vitamine come la A, la C ed enzimi. Il polline è più proteico rispetto alla pappa reale ed è particolarmente indicato in caso di stress prolungato da lavoro o da studio, sia nei bambini che negli anziani. La pappa reale fresca, invece, è un’esplosione di vitamine, minerali e acetilcolina, una molecola protettiva per il sistema nervoso. È un ottimo integratore per aumentare e sostenere la memoria ed è utile prenderla a titolo preventivo se sappiamo di dover affrontare un surplus di lavoro mentale. La pappa reale si può trovare in capsule, in fiale (spesso in associazione al ginseng), liofilizzata e sotto forma di pappa reale fresca. Questa è la forma da prediligere, si conserva in barattolini di vetro scuro, in frigorifero. Si trova spesso anche nel reparto frigo dei supermercati più grandi. Se ne assume una palettina ogni mattina appena svegli, facendola sciogliere sotto la lingua, per almeno tre settimane. Lavora molto bene in combinazione con il polline che possiamo consumare a colazione nella quantità di mezzo cucchiaino aggiunto allo yogurt o anche al nostro estratto preferito.
La pappa reale è sconsigliata se si assumono anticoagulanti, in caso di dermatite o di pressione bassa. Sia pappa reale che polline sarebbero da evitare anche per chi soffre d’asma o allergie ai pollini.

 

Più energia con le piante officinali - Ultima modifica: 2023-10-27T15:43:20+02:00 da Sabina Tavolieri

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