Strappo alla dieta
Cheat meal: perché lo “sgarro” alla dieta fa bene all’umore (ma anche al corpo!)

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Arriva da oltreoceano e si chiama "cheat meal" ovvero "pasto di sgarro". Tradotto: se durante la settimana mangiate cereali integrali, verdure al vapore e proteine magre, il sabato potete concedervi una pizza super condita e una porzione di fritto. La domanda è: fa bene o male?

I fit influencer statunitensi non parlano d'altro: il cheat meal è celebrato con montagne di cibo super goloso immortalate in Instagram e corredate da #cheatday e #cheatmeal. Jessica Hirsch di Cheat Day Eats fa gola a più di 400 mila follower con i suoi piatti al limite del junk food. Eppure è in forma smagliante. Qual è il trucco? Scopriamo insieme se il cheat meal è una buona idea e se può addirittura essere benefico per la salute.

Cos'è di preciso il cheat meal

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Il cheat meal è, lo abbiamo già detto, un pasto di sgarro. Potremmo definirlo anche un "pasto libero" dove darsi la licenza di mangiare tutto ciò che si vuole. Nasce come evasione dalla dieta, che si tratti di un regime alimentare specifico da seguire per un determinato periodo di tempo, ma anche di uno stile alimentare stabile, molto sano e improntato su piccole rinunce quotidiane. Lo scopo del cheat meal è quello di soddisfare le voglie represse in un lasso di tempo delimitato per evitare di cedere in maniera incontrollata a quei vizi che potrebbero compromettere la riuscita complessiva della dieta. Ma come regolarsi con il cheat meal?

Cheat meal Vs cheat day

Avrete sentito parlare anche di cheat day, una versione estrema del cheat meal. L'unica differenza con il cheat meal è che lo sgarro si estende ad una giornata intera e quindi a tutti i pasti: colazione, pranzo, cena. Altrettanto popolare, il cheat day ha degli effetti diversi rispetto al cheat meal, sia fisicamente che psicologicamente. Uno è migliore dell'altro?

Quando il cheat meal fa bene

La teoria che vede il cheat meal come una pratica salutare sostiene che lo sgarro aiuti a perdere peso aumentando la produzione di leptina: il metabolismo accelera e si bruciano più calorie dopo il pasto. La leptina, inoltre, controlla la fame: più leptina, più sazietà. Ma c’è altro: se si segue una dieta ferrea da molto tempo i livelli di glicogeno immagazzinati nei muscoli potrebbero essere scarsi causando affaticamento precoce durante l'attività fisica. In soccorso arriva il cheat meal che può aiutare a reintegrare le riserve di glicogeno fornendo più energie durante l'allenamento.

In generale, il cheat meal (non più di uno sgarro a settimana!) non compromette la dieta e, al contrario, potrebbe migliorare il metabolismo e i livelli di energia. Fa bene all'umore e regala momenti di convivialità spensierati. Meglio affidarsi al cheat meal che al cheat day: una giornata intera di eccessi produce stanchezza, gonfiori, problemi digestivi e, spesso, troppi sensi di colpa diventando controproducente sia fisicamente che mentalmente.

Quando è meglio evitare il cheat meal

Anche il cheat meal ha le sue regole. Per renderlo un momento piacevole e utile non bisogna esagerare portando a tavola alimenti che tolleriamo poco a livello fisico e che potrebbero renderci la vita difficile una volta passato il momento di gloria. Anche senza badare troppo alle calorie, il pasto di sgarro può contenere verdura, frutta, cereali e grassi benefici. E se una volta provato il cheat meal sentite di aver fatto del male a voi stessi, fermatevi: al di là di diete, sgarri e bilance l'importante è stare bene con se stessi.

 

 

 

Cheat meal: perché lo “sgarro” alla dieta fa bene all’umore (ma anche al corpo!) - Ultima modifica: 2020-10-05T08:48:03+02:00 da Sabina Tavolieri

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