Diete e dintorni
Agli amici non far sapere… che sei a dieta!

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Che siano due chili oppure venti, talvolta chi cerca di dimagrire trova inaspettati ostacoli nelle persone più care che, anche senza volerlo, favoriscono più il fallimento che la riuscita della dieta. In particolare sono stati individuati tre meccanismi principali che è utile riconoscere per chi è a dieta ma anche per chi non lo è

Se state seguendo una dieta o se avete deciso di farlo a breve per tornare al peso prenatalizio, un po’ di riservatezza può essere altrettanto utile del ridurre grassi e zuccheri. Nelle occasioni sociali o conviviali è sempre consigliabile evitare di raccontare che si sta cercando di dimagrire per evitare che il proprio peso diventi argomento di conversazione.

Ma oltre a ciò può essere utile sapere che anche nelle persone più vicine a noi, come i familiari, il partner e gli amici, esistono dei meccanismi psicologici che possono contribuire a far fallire miseramente i tentativi di ritornare al peso forma. Si va dal rendere più complicata l’adesione a gruppi di sostegno al non credere a uno stile alimentare più sano, con il rischio di minare l’autostima del malcapitato e influenzare negativamente i suoi tentativi di perdere peso.

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Già imparare a riconoscere almeno alcuni di questi meccanismi nelle persone più vicine è il primo passo per non farsene danneggiare. In un recente articolo dell’Università del Surrey recentemente pubblicato su Current Obesity Reports vengono individuate le tre modalità principali attraverso le quali si manifestano i comportamenti “anti-dieta”, che sono state classificate come “sabotaggio”, “essere una persona che ama nutrire gli altri” e “collusione” (ossia Sabotage, Being a feeder and Collusion).

Riguardo al sabotare i tentativi altrui di dimagrire, Jane Ogden, autrice principale dello studio, in un articolo universitario sul suo lavoro, spiega che “La perdita di peso spesso si traduce in un cambiamento: da dare più fiducia a se stessi fino a una modifica delle dinamiche relazionali. Però molti non accolgono favorevolmente questi cambiamenti e possono, consciamente o inconsciamente, cercare di far deragliare i tentativi di una persona di dimagrire allo scopo di mantenere le cose come sono.”

Sebbene il ruolo delle persone care sia importantissimo per rafforzare e rendere più facile seguire una dieta, in genere sono proprio le persone più vicine a chi vuole cambiare qualche abitudine dietetica o di vita a entrare in conflitto, manifestandolo nei modi più diversi: "Dobbiamo esplorare ulteriormente quest'area per sviluppare degli interventi che possano indirizzare e aiutare familiare e amici a essere più solidali con chi è intenzionato a dimagrire", puntualizza Odgen. “A volte le persone più vicine ostacolano gli sforzi di perdere peso tentando i loro cari con cibo malsano o ponendo delle barriere nei confronti di uno stile di vita più sano”.

Mangia che ti fa bene!

Strettamente legato al meccanismo del sabotaggio, i ricercatori hanno identificato l’essere una persona che ama nutrire gli altri come una forma dannosa di sostegno. Anche se spesso viene fatto come gesto d’amore o come segno di ricchezza e status, i ricercatori hanno scoperto quanto possa risultare dannoso per la gestione del peso fornire deliberatamente cibo quando la persona a dieta non ha fame o cerca di mangiare di meno. Difficile non pensare al comportamento di alcune mamme e nonne che esprimono il loro affetto iper-alimentando figli e nipoti…

Complicità che sarebbe meglio evitare

Ma anche dei gesti che in buona fede vengono fatti per gentilezza o in amicizia, in realtà possono rafforzare il fallimento. Analizzando una serie di studi, gli autori dello studio hanno trovato esempi di familiari, amici e partner “collusi” con chi cercava di perdere peso assecondando il suo comportamento quando non era in linea con la dieta, definendo collusione questa forma di sostegno sociale negativo.

In conclusione, l’utilità di questo articolo è doppia: se da una parte può risultare utile per riconoscere meglio i tentativi di sabotaggio, più o meno inconsci, da parte di familiari e amici, dall’altra può servire ad aprire gli occhi a chi, senza volerlo e senza capirne le conseguenze, è stato a sua volta un sabotatore. Magari tutte quelle volte che ha riempito il calice di vino o simpaticamente costretto a ordinare il dessert al ristorante una persona cara, ignorando le sue rimostranze. E visto che si parla di dessert, ecco dei semplici consigli per eludere gli eventuali sabotatori a tavola quando al ristorante si arriva al momento del dolce mettendo un po’ in crisi chi sta seguendo una dieta (suggerimenti tratti da questo podcast su cosa scegliere al ristorante quando si è a dieta) perché, in effetti, può risultare antipatico recitare il ruolo di quelli che stanno attenti alle calorie durante i momenti conviviali. In questo caso si possono seguire tre mini strategie. Dichiarare che si è davvero sazi e ordinare un caffè o una bevanda calda che verrà servita insieme ai dessert. Oppure chiedere una macedonia o una coppetta di frutti di bosco, insomma: frutta. O infine, chiedere se qualcuno ha voglia di fare a metà: in genere c’è sempre chi accetta ben volentieri e che magari sta cercando di dimagrire…

 

Agli amici non far sapere… che sei a dieta! - Ultima modifica: 2024-02-12T07:16:16+01:00 da Barbara Asprea

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