I ravioli dolci alla curcuma sono una variante gluten free di un goloso dolce tipico del Carnevale. La pasta frolla è realizzata con farina di riso e farina di mais con in più l'aggiunta di mezzo cucchiaino di curcuma che regala aroma e colore. Il ripieno è un concentrato di gusto ed energia: mandorle, cioccolato fondente, arancia.
I ravioli dolci alla curcuma si mantengono per 4-5 giorni in un barattolo di latta o di vetro.
Ingredienti
Per pezzi
Per la pasta frolla
- 100 g Farina di riso
- 100 g Farina di mais
- 70 g Fecola di patate
- 50 g zucchero di canna integrale
- 2 uova
- mezzo cucchiaino Curcuma
- Olio di girasole
Per il ripieno
- 120 g mandorle
- 50 g Cioccolato fondente
- 1 uovo
- 1 Arancia
- 20 g zucchero di canna integrale
Istruzioni
- Battete in una ciotola le uova con lo zucchero. Quindi unite 50 ml d’olio, la curcuma e la fecola. A questo punto incorporate gradualmente la farina di mais e quella di riso, impastando bene con le mani. Alla fine il panetto deve risultare morbido ma non molle, nel caso aggiustatene la consistenza con poca farina di riso. Avvolgetelo nella pellicola da cucina e fatelo riposare per 30 minuti.
- Realizzate il ripieno. Grattugiate la scorza dell’arancia e ricavate una cucchiaiata di succo. Tritate le mandorle, tagliate il cioccolato a scaglie e versateli entrambi in una ciotola. Unite la scorza, lo zucchero e, infine, il succo d’arancia e l’uovo. Mescolate bene il tutto e lasciatelo insaporire.
- Stendete la pasta frolla a 2-3 mm di spessore su un foglio di carta da forno leggermente infarinato. Quindi ricavate 30-32 rombi con l’apposito stampino o con una rotella tagliapasta (calcolate un lato da circa 8 cm, ma potete farli anche quadrati o tondi) e rimpastate gli scarti. Farcite ogni rombo con un cucchiaino di ripieno, ricopritelo con un altro rombo e sigillate bene i bordi con i polpastrelli e con i rebbi di una forchetta. Disponeteli in una teglia foderata con carta da forno.
- Infornate i ravioli dolci a 180 °C per circa 15 minuti. Lasciateli raffreddare su un gratella prima di servirli.
