In tutto il bacino del Mediterraneo tra fine marzo e giugno è possibile trovare nelle zone di campagna gli asparagi selvatici, chiamati anche spinosi o pungenti, in quanto i rami adulti della pianta sono provvisti di spine. I giovani germogli recisi vanno cucinati velocemente per preservarne tutto il particolare sapore, un po' più amarognolo e intenso rispetto all'asparago coltivato. Sono ideali per condire pasta, risotti o come ingredienti di rustiche frittate.
Buoni e salutari
Dal punto di vista nutrizionale gli asparagi selvatici sono molto ricchi di vitamina C, acido folico, caroteni dall'azione antiossidante e vitamina B2. Inoltre, apportano buone quantità di calcio, ferro e potassio, stimolano la diuresi e, grazie alle fibre contenute, favoriscono la regolarità intestinale.
Consigli per la raccolta e la preparazione
Per raccogliere gli asparagi selvatici occorre un coltello affilato o un coltello a lama lunga. È importante tagliare gli asparagi con cura per non danneggiare le radici e permettere loro di continuare a crescere in futuro: tagliate gli steli appena sopra il suolo, lasciando abbastanza spazio per permettere loro di rigenerarsi e continuare a produrre germogli. Evitate di strappare o estrarre gli asparagi violentemente, poiché ciò potrebbe danneggiare le piante e compromettere la loro sopravvivenza.
Dopo aver raccolto gli asparagi selvatici, lavateli delicatamente sotto acqua corrente per rimuovere eventuali residui di terra. Conservateli in frigorifero e utilizzateli il prima possibile per garantire la massima freschezza e il miglior sapore.
Mettiamoci ai fornelli: ecco 4 ricette per cucinare gli asparagi selvatici in modo semplice e gustoso.
