Colore naturale
Polveri di frutta e verdura: cosa sono, come autoprodurle e perché usarle in cucina

polveri di frutta
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Di barbabietola, di cavolo nero, di açai o di spinaci. Le polveri di frutta e verdura sono coloratissime, benefiche e super trendy. Vediamo come si ottengono (anche in casa!) e come usarle in cucina

polveri di fruttaQualcuno le chiama "farine colorate", in realtà si tratta di polveri di frutta e verdura sottilissime e impalpabili, dai colori accessi e usate come colorante naturale, insaporitori vegetali o integratori alimentari. Se sfogliando il feed di Instagram vi siete soffermati almeno una volta sulla #pinkbowl (la ciotola per la colazione rosa shocking) senza saperlo avete anche scoperto uno degli usi più comuni della polvere di pitaya.

Ancora, vi siete mai chiesti da dove viene il verde brillante del pane bun che avete mangiato di recente? Con ogni probabilità il fornaio ha inserito nell'impasto una piccola percentuale di spinaci in polvere. A questo punto scatta una sfilza di domande: ma il sapore delle verdura si sente? La polvere di frutta mantiene le proprietà del frutto? Si può fare in casa? Cerchiamo di rispondere.

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Cosa sono le polveri di frutta e verdura

Le polveri di frutta e verdura si ottengono dall'essiccazione a bassa temperatura dei vegetali. Le correnti d'aria alle quali sono sottoposti oscillano dai 35 °C ai 40 °C mantenendo così le proprietà organolettiche invariate. Una volta essiccati, frutta e ortaggi vengono polverizzati e si rendono disponibili per una lunga serie di utilizzi in cucina.

Come e dove usare le polveri di frutta e verdura

Gli utilizzi principali delle polveri vegetali sono moltissimi. Come coloranti naturali vengono aggiunte a gelati, smoothie, salse, creme, panificati e altri prodotti da forno. Per un "effetto wow" reso molto popolare dai food blogger di tutto il mondo. Il sapore si percepisce ma solo quando la polvere è usata in una certa quantità e il sapore del frutto o della verdura è deciso.

Un secondo utilizzo, meno comune ma decisamente interessante, è quello di insaporitore, soprattutto nel caso della polvere di verdura. Immagine degli gnocchi al sugo di funghi con una spolverata di polvere di cavolo nero oppure un purè di patate aromatizzato agli spinaci.

Il terzo utilizzo è quello di integratore alimentare. Le polveri si possono unire a frullati, smoothie e frappè o venire semplicemente disciolte in acqua. Quando la polvere di frutta e verdura è commercializzata come integratore dev'essere integra non solo dal punto di vista organolettico ma anche da quello nutrizionale. È sempre così quando si parla di polveri di frutta e ortaggi?

Polveri di frutta e verdura come superfood

Non tutte le polveri di frutta e verdura possono essere considerate dei superfood. Innanzitutto va considerata la materia prima con le sue proprietà intrinseche, la provenienza e lo stato di conservazione. A questo punto è l'essiccazione a giocare un ruolo fondamentale: dev'essere lenta e a bassa temperatura per non alterare l'alimento nelle sue proprietà.

Come ottenere le polveri di frutta e verdura in casa

Vi sentite carichi in fatto di autoproduzione? Bene, perché le polveri di frutta e verdura si possono fare in casa. Munirsi di essiccatore è il primo passo perché l'essicazione a forno deve utilizzare temperature più alte dei 40 °C, tarandosi sui 50 - 60 °C con il rischio di snaturare frutta e verdura. Una volta essiccate (possono volerci dalle 4 alle 12 ore a seconda del quantitativo d'acqua del frutto), frutta e verdura si polverizzano facilmente con un macina caffè.

Se siete dei fan dell'estrattore vi starete sicuramente chiedendo se lo scarto può essere essiccato e polverizzato. La risposta è "sì" ma il consiglio è quello di usare frutta e verdura integri perché la fibra, separata dal resto del frutto, potrebbe non essere così salutare e arrivare addirittura ad irritare l'intestino.

Per dare il nostro contributo alla sostenibilità ambientale, però, possiamo essiccare alcuni scarti integri di frutta e verdura come le foglie del cavolfiore e le bucce di mela. I primi possono essere usati per un dado granulare autoprodotto, mentre le seconde per un infuso.

Dove acquistare polveri di frutta e verdura

Se invece al solo pensiero delle ore di attesa che vi separano dall'ottenimento della polvere, vi viene l'orticaria è il caso di informarsi sulle polveri presenti in commercio. I prezzi sono tendenzialmente alti perché il prodotto finale richiede un grande quantitativo di materia prima iniziale e perché i tempi di lavorazione sono lunghi. Si va dai 70 euro al chilo circa per le polveri di verdure a foglia verde fino ai 160 euro al chilo per i frutti di bosco. Si trovano anche prezzi più bassi ma è necessario chiedersi se a premiare è il grande formato oppure se materia prima e metodo di essiccazione non sono propriamente ortodossi. Si acquistano in erboristeria, nei negozi specializzati in integratori e fitness e negli shop online.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Polveri di frutta e verdura: cosa sono, come autoprodurle e perché usarle in cucina - Ultima modifica: 2021-03-15T07:47:52+01:00 da Sabina Tavolieri

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