Avete deciso di acquistare dei salatini già pronti? La prima cosa da decidere è se dirigervi al banco gastronomia o al reparto surgelati. Quali sono i pro e i contro delle due tipologie?
Il prodotto fresco è pronto all’uso ma più caro (di solito 18-25 euro al chilo, anche qualcosa di più per la produzione artigianale). È venduto confezionato o sfuso. Quest’ultima opzione può essere preferibile per assortire i diversi tipi di salatini a seconda dei propri gusti ed esigenze.
Il prodotto surgelato è più conveniente (in genere 8-10 euro al chilo). Se ne può anche fare scorta ma non è pronto da gustare: va terminata la cottura in forno in 15-20 minuti. Il vantaggio è che in tavola si portano pizzette e salatini fragranti, caldi e profumati; lo svantaggio è che, di solito, le confezioni di salatini sono miste e hanno quasi sempre anche prosciutto e wurstel o altri ingredienti che forse non tutti amano o consumano.
Occhio ai grassi
La pasta sfoglia costituisce la base di questi prodotti, sui quali incide in proporzioni variabili dal 57 al 71% (anche se non tutte le etichette riportano questo dato). E si sa, la pasta sfoglia è molto grassa. La ricetta classica prevede solo quattro ingredienti: farina, burro, acqua e sale; in pratica il burro si avvicina al peso della farina. Oggi a questo grasso si preferisce quasi sempre la margarina, generalmente a base di olio di palma e di girasole. Questa, inoltre, contiene anche additivi: coloranti, di solito carotene, innocuo; emulsionanti, mono e digliceridi degli acidi grassi, lipidi sintetici di origine vegetale o animale; correttore di acidità, in genere acido citrico. Devono essere riportati in etichetta, tra parentesi, perché “ingredienti di un ingrediente”, in questo caso la margarina.
Farciture diverse
Per quanto riguarda la farcitura, nelle pizzette è presente il semiconcentrato di pomodoro, la mozzarella, a volte altri formaggi non specificati e quasi sempre basilico e origano.
I salatini, invece, hanno più ingredienti: ricotta, spinaci, tonno, salmone, carciofi, funghi champignon e porcini, acciughe e formaggi. L’olio può essere extravergine, di oliva, colza o girasole.
Ingredienti spesso presenti sono zucchero e sciroppo di glucosio, insieme ai fiocchi di patate, usati come addensanti al pari dell’amido di mais e dei semi di guar e xantano; gli ultimi due, se in eccesso, possono dare disturbi addominali. Oltre agli additivi già citati, nella sfoglia si può trovare lo stabilizzante idrossipropilmetilcellulosa (E464) che, ad alte dosi, può dare problemi intestinali. Da verificare infine gli aromi (spesso usato è quello che libera profumo di burro) e il contenuto di sale.
Per i più golosi
Le pizzette e i salatini surgelati vanno messi in forno caldo a 200-210 °C per 15-20 minuti, facendo attenzione che non diventino troppo scuri. Possiamo arricchire le pizzette, prima di infornarle, grattugiandoci sopra caciocavallo, montasio, ricotta dura o poco aglio tritato. Fuori dal forno possiamo aggiungere un trito grossolano di olive, pomodori secchi sott’olio o funghetti, acciughe spezzettate o pinoli, erbe (origano, ma anche timo o maggiorana), peperoncino. Tutti questi ingredienti vanno bene anche per le pizzette di gastronomia. Ovviamente aumentano anche le calorie, quindi tenetene conto nella scelta del menu successivo.
Via libera alle verdure
Per ridurre l’impatto calorico di questi prodotti è bene accompagnarli con tante verdure che saziano e non fanno ingrassare: bastoncini di sedano bianco, finocchio e carote in grandi bicchieri; ravanelli su piattini; cimette di cavolfiore, spicchi di topinambur e carciofi in coppette.
Oltre a hummus, salsa verde o crema di olive, provate a proporre insieme a pizzette e salatini anche queste salse, ricchissime di verdure, per un aperitivo davvero sfizioso.
Mayo di patata
Cuocete in poca acqua salata una patata media sbucciata e una carota piccola. Dopo aver frullato gli ortaggi con il frullatore a immersione, unite gradualmente olio extravergine: la densità dovrà essere quella della maionese. Alla fine, unite il succo di mezzo limone, poco aceto balsamico e un cucchiaino di senape.
Dip arancione
Mettete nel mixer due coste di sedano, cinque carote, uno spicchio d’aglio, una cipolla, sale, maggiorana, paprica, due bicchieri d’acqua e mezzo bicchiere d’aceto.
Frullate, trasferite in una casseruola e fate sobbollire per 20 minuti dal bollore, finché il liquido non sarà assorbito. Condite con un filo d’olio extravergine e fate raffreddare.