Radici piccanti
Il ravanello d’autunno è black!


Tondo e voluminoso, dalla buccia scura e rugosa, il ravanello nero non è una presenza comune nei supermercati, ma solo dai fruttivendoli più forniti. Però vale proprio la pena di andarne a caccia!

Imparentato con il daikon e il ravanello rosso, il ravanello nero è una pianta quasi sempre annuale che può arrivare fino a un metro di altezza. Fu forse la prima radice coltivata dall’uomo, di certo era un rimedio della medicina tradizionale cinese fin dai tempi antichi (la sua origine è infatti l’Oriente). Romani e greci ne usavano l’olio a scopo terapeutico, i primi per la cura della pelle e i secondi per combattere emorragie e tosse. D’altra parte, questa radice dal cuore bianco e focoso ha molto da offrire.

Crudo e cotto

Se il ravanello rosso vi sembra piccante, non avete mai provato quello nero! Non a caso contiene alcuni oli essenziali simili a quelli della senape (si intende, quella della serie “forte”). Va da sé, o piace o non piace. Però è croccante e gustoso, può dare soddisfazione se si sopporta il piccante e aiuta pure a digerire i cibi con cui viene accompagnato.

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Come mangiarlo, dunque? In piccole dosi, naturalmente, per non sovrastare gli altri ingredienti. Crudo è preferibile perché si conservano meglio i nutrienti, in particolare la vitamina C. Non bisogna fare altro che spazzolarlo sotto l’acqua, o pelarlo se la buccia è troppo dura, e grattugiarlo o tagliarlo a fettine, aggiungendolo a insalate o panini, oppure usandolo come guarnizione per le tartine. In alternativa potete marinarlo, oppure frullarlo e mescolarlo con yogurt o formaggio fresco, in modo da ottenere una salsina gustosa.

Se invece lo preferite cotto, lessatelo al vapore o aggiungetelo a una zuppa. Si sposa molto bene con  le patate, le carote e la zucca, che ne attenuano il piccante. Potete provarlo per esempio in una purea di patate, in una vellutata di carote o in una zuppa di zucca.

Lo sciroppo per la tosse

Il noto medico e fitoterapeuta francese Jean Valnet promuoveva l’uso del ravanello nero per alleviare varie forme di tosse. Questo sciroppo è di fatto un rimedio tradizionale, che Valnet consigliava di preparare alternando in una ciotola fettine di ravanello con zucchero candito. Dopo un giorno di riposo, si forma abbondante sciroppo. I dosaggi da lui consigliati sono di 4 cucchiai al dì.

Una ricetta facile e veloce

Hummus al ravanello nero

Ingredienti: 400 g di ceci lessati, il succo di 1 limone, ¼-½ ravanello nero, 1 cucchiaio di tahin, brodo vegetale, sale, 2 cucchiai di olio evo, 6 rametti di prezzemolo

Radunate nel mixer i ceci sgocciolati, il succo del limone, il ravanello tagliato a pezzi, il tahin, il prezzemolo e il sale. Frullate il tutto con l’aiuto di un po’ di brodo vegetale, in modo da ottenere una salsina omogenea. Completate con l’olio, fate riposare brevemente l’hummus e servitelo con pane tostato.

 

 

 

 

Il ravanello d’autunno è black! - Ultima modifica: 2020-10-16T08:16:29+02:00 da Redazione

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