Tra i piatti simbolo della Pasqua, la torta pasqualina occupa un posto speciale, soprattutto in Liguria, dove affonda le sue radici più antiche. È una ricetta che profuma di primavera, di erbe fresche raccolte nei campi, di gesti tramandati da generazioni. Un piatto semplice all’apparenza, ma in realtà ricco di sfumature, sia nel gusto che nel significato.
La pasqualina nasce a Genova, ma nel tempo ha conquistato tutta Italia, diventando una preparazione amatissima in molte case durante le feste. La sua forza sta nella combinazione tra ingredienti poveri e stagionali, erbette, cipolle fresche, uova, formaggi, e una cura quasi rituale nella preparazione. Secondo la tradizione, la sfoglia dovrebbe essere composta da 33 strati sovrapposti, uno per ogni anno di Cristo. Un numero carico di significato, che rivela quanto questa torta sia legata al senso profondo della Pasqua. Oggi, le versioni più comuni prevedono meno strati, ma la cura nel realizzarla resta la stessa.
Un altro elemento che racconta l’identità della pasqualina è il formaggio usato nel ripieno. In Liguria si utilizza la prescinsêua, una cagliata fresca e leggermente acidula, difficile da reperire fuori regione. Per chi non ha la fortuna di trovarla, è possibile sostituirla con un mix di ricotta e yogurt o altri formaggi freschi, cercando di rispettarne la delicatezza. Infine, non possono mancare le uova intere adagiate nel ripieno: un dettaglio che rende la pasqualina riconoscibile al taglio e ancora più simbolica, richiamando il tema della vita che rinasce.
Ora che si conosce meglio la storia, i simboli e i segreti di questa torta così speciale, non resta che mettersi all’opera. Di seguito, tutti i passaggi per preparare una torta pasqualina perfetta, nel pieno rispetto della tradizione… con qualche piccolo trucco per adattarla anche alle cucine di oggi.
La Prescinseua da questo mese si può comprare in tutti i supermercati Basko !
Io vivo in Piemonte e l’ho comprata lì!