Lo coltivo da me
Le piante che amano l’ombra

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Chi l’ha detto che un balcone dove non batte mai il sole debba essere triste e monocromatico? Potete avere tutti i colori del mondo se scegliete le piante giuste. E senza avere per forza un super pollice verde

Gli spazi esterni che avete non ricevono mai o quasi mai i raggi del sole hanno i loro vantaggi. Per esempio si possono utilizzare anche in estate quando in quelli soleggiati non si mette più piede nemmeno di sera. Possono ospitare bellissime piante come le hosta e le euchera che danno un effetto jungle molto glam. Ma se quello che volete è un balcone total color sbizzarritevi con queste piante.

Lobelia e Impatiens per la cassetta

Impatiens

Il classico vaso rettangolare da appendere alla ringhiera con fiori annuali può diventare un’allegra macchia di colore con i fiori blu della lobelia e le sfumature rosse e rosate dell’impatiens, conosciuta anche come canna di vetro.

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La prima è una specie che fiorisce dalla primavera all’autunno e richiede proprio un ambiente ombreggiato. Crea un cuscino ricadente molto generoso e bello da vedere. L’importante è usare un buon terriccio universale e mettere alla base del vaso uno strato drenante di palline di argilla o lapilli. Ama l’acqua ma è necessario lasciar asciugare il terreno in superficie prima di bagnare di nuovo. Per sostenere la lunghissima fioritura è necessario un concime liquido per piante da fiore un paio di volte al mese.

Le canne di vetro sono un classico che continua a produrre da maggio a ottobre e prospera anche nei balconi esposti a nord. Gli accorgimenti che lo mantengono sano a lungo sono solo due: l’acqua che non deve mai mancare e l’attenzione ai gambi che sono molto delicati e si rompono facilmente se urtati. In compenso basta mettere a bagno nell’acqua i rami rotti per veder crescere le radici di una nuova piantina. Per il resto anche in questo caso serve uno strato drenante sul fondo del vaso, un terriccio universale di qualità e del concime per piante da fiore un paio di volte al mese.

Ortensie, rododendri e le nuove gardenie nei vasi grandi

Ortensie

Anche un balcone piccolo ha diritto ad avere il suo punto focale cioè una pianta più grande delle altre che attiri subito l’attenzione e che ne diventi il cuore. Chi non ha il pollice verde deve scegliere un’ortensia classica (Hydrangea macrophylla), una di quelle che già coltivavano le nostre nonne e che proprio per questo sono abituate convivere con gli esseri umani e i loro pasticci. Le uniche accortezze sono quelle di avere un vaso abbastanza grande (almeno 40 cm di diametro), così anche se vi dimenticate di innaffiare non succede niente, e quella di scegliere un terriccio specifico per ortensie, quindi leggermente acido. Per il resto innaffiate prima che il terriccio si asciughi completamente e date del concime specifico per ortensie in primavera e in autunno. All’inizio dell’inverno potate con decisione, ricresceranno di slancio in primavera.

Con il libro Ortensie di Alberta Bellati, Rita Paoli e Valeria Galgani, potete scoprirei i diversi tipi di ortensia e i consigli specifici di coltivazione delle più belle ortensie disponibili in commercio.

 

 

 

Chi vuole qualcosa di più particolare può optare per un rododendro (Rhododendron), le fioriture primaverili, in genere a maggio, si accendono dei rossi, rosa e viola delle campanelle a mazzetti. È un’acidofila che quindi ha bisogno di terriccio acido e di un’acqua poco calcarea. Le cure sono le stesse dell’ortensia, ma la potatura non deve essere drastica ed è meglio ripararlo dal freddo in inverno.

Chi desidera una vera novità può invece scegliere la Gardenia Crown Jewel. Ha un profumo irresistibile, proprio come le varietà tradizionali, ma non è delicata come loro e resiste tranquillamente al freddo invernale. Fiorisce all’inizio dell’estate e in settembre riempiendosi di splendide roselline bianche. Anche questa è un acidofila che vuole il terriccio specifico e acqua poco calcarea. A volte un cucchiaino di aceto nell’innaffiatoio può aiutare.

Clematis e caprifoglio come rampicanti

Il caprifoglio ce la può fare. È una pianta molto robusta e resistente, anche al freddo, e i suoi fiori sono profumatissimi. Vuole un vaso da almeno 30 cm e terreno ben drenato. Arricchitelo di foglie e stallatico anche alla base, prima di piantarlo. Mantenete il terreno sempre umido e fresco, ma evitate i ristagni d'acqua. Legate i rami più grandi e se volete mantenerlo compatto potatelo all'altezza di un metro a fine febbraio. Non è molto folto se avete una parete grande da coprire mixatelo con una specie tappezzante come l’edera.

Clematis

Alcune Clematis resistono bene all’ombra, molte varietà sempreverdi per esempio. La Clematis armandii Apple Blossom è fra queste e sta per fiorire proprio adesso. È molto frugale cresce anche in mezzo alla ghiaia e in vasi non troppo grandi, l’importante è che non ci siano ristagni. In vaso mischiate il normale terriccio universale con lapilli o pomice in parti uguali e aspettate che il terreno sia asciutto prima di bagnare di nuovo. Nel tardo autunno ama essere concimata con letame in pellet e in primavera invece vuole un concime a lenta cessione ricco di potassio. Quello specifico per rose o per pomodori è l'ideale. Si pota nel tardo autunno, tagliando la pianta a metà altezza.

Aromatiche

Prezzemolo

Anche sul fronte delle aromatiche le opportunità non mancano. Il prezzemolo per esempio continuerà a rimanere rigoglioso anche in piena estate, basta non fargli mai mancare l’acqua. La menta è un’altra specie in grado di crescere anche all’ombra. Qui l’accortezza è quella di innaffiare senza bagnare le foglie perché non vengano quelle sgradevoli macchie bianche dell’oidio. A sorpresa anche il basilico resiste all’ombra luminosa, magari sarà un po’ meno profumato di quello che riceve qualche ora di sole, ma in cambio supererà meglio l’estate.

 

 

 

Le piante che amano l’ombra - Ultima modifica: 2021-04-16T08:38:18+02:00 da Sabina Tavolieri

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