Discipline orientali
Tai chi e salute: riequilibrare è meglio che curare

tai chi e salute
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Come il Tai Chi e la Via possono risolvere le disarmonie della nostra salute. Ce lo spiega Barbara Malinverno, Maestra nazionale di Tai Chi Chuan e Qi Gong

Stiamo giungendo in prossimità della primavera che in medicina cinese significa parlare del Movimento del Legno (Mù). I cinque Elementi che siamo abituati ad associare alle discipline orientali (Legno, Fuoco, Terra, Acqua, Metallo) andrebbero in realtà definiti, in modo più corretto, Movimenti. Già, perché ogni singolo principio è in costante evoluzione oppure, in caso di disequilibrio energetico o malattia, involuzione e stasi.
Ecco allora che Mù (Legno) ci parla del suo movimento di rinascita in occasione della primavera che compie con una certa ansia del fare - la forza vitale ancora debole che riemerge dall’inverno - accompagnata dalla rabbia germogliante di non poter arrivare subito al compimento dell’azione pensata: a simboleggiare il senso d’inconcludenza e la stasi vitale che si verifica quando c’è scarsa energia epatica.

Uscire dal letargo

Prendiamo ad esempio la nostra energia (Qì) in prossimità della primavera. Il corpo ha trascorso mesi alle basse temperature, si è nutrito con cibi più sostanziosi e grassi, ha svolto spesso minore attività fisica e si è esposto poco alla luce del sole e quindi le scorte di vitamina D sono scarse. Improvvisamente si ritrova a sbocciare in un nuovo ciclo di vita. Alcuni semplici ma efficaci esercizi di Tai Chi, svolti in particolare al mattino, possono garantire una sana ed energetica ripartenza aiutando a riequilibrare lo stato di salute di tutto il corpo. I movimenti lenti e circolari che si svolgono durante la pratica del Tai Chi permettono a tutti i nostri organi interni di “muoversi” (ovvero riequilibrarsi energeticamente) seguendo una codifica di gesti e posture che coinvolgono tutti i meridiani, percorsi energetici che collegano i punti esterni del nostro corpo (pelle) direttamente con l’interno (organi, tessuti, fluidi).

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Elogio alla lentezza

Così come ogni risveglio necessita della dovuta calma, in primavera ci occuperemo di risvegliare il corpo delicatamente, compiendo ad esempio gli esercizi per i tendini, quelli per il respiro e per gli occhi, senza trascurare qualche periodo di controllo alimentare, tipo un breve digiuno guidato per preparare lo stomaco ai nuovi cibi. Per aiutare il sistema linfatico, deputato al riassorbimento di tutti i ristagni di liquidi nei tessuti, si può ricorrere alla linfa di betulla in gocce, un rimedio antico ma semplice ed efficace.

L’orario degli organi

In Medicina Cinese il concetto di “prevenzione” si attua tutti i giorni dell’anno seguendo il ciclo lunare (i mesi, fatti ciascuno da 28 giorni come il ciclo mestruale e le semine/raccolte in agricoltura) e il ciclo solare (ovvero l’arco della giornata con gli “orari” degli organi). L’orario del fegato (legato all’Elemento Legno), ad esempio, corrisponde alle prime ore del giorno (1-3 a.m.). È auspicabile, quindi, durante quest’intervallo concedersi un sonno adeguato per far svolgere al nostro importante organo le sue svariate funzioni al meglio. Se con le prime ore della giornata contribuissimo a sostenere il nostro fegato lasciandolo a “riposo”, potremmo garantire al corpo un sufficiente apporto energetico per l’intera giornata. Legno, Fuoco, Terra, Acqua, Metallo muovono energeticamente i mesi, le ore della giornata, il nostro corpo, la mente e la salute seguendo un percorso circolare. A volte, quando domina il ciclo detto di “controllo”, il naturale flusso energetico subisce un arresto e occorre un intervento esterno riequilibrante. In questi casi può essere molto efficace l’agopuntura.

Prendersi cura

La volontà quotidiana di prenderci cura del nostro corpo, del pensiero, della postura, dell’alimentazione, del respiro, può contribuire in modo valido a un progressivo riequilibrio energetico senza dover ricorrere a “cure” particolari. Se ci impegnassimo ogni giorno a “voler ascoltare” (Intenzione) le richieste che, con una certa precisione, il nostro organismo ci fa, riusciremmo a riequilibrarlo in maniera progressiva e naturale senza bisogno di aiuti esterni. Così facendo potremmo addirittura dare al termine “curare” l’accezione di “prendersi cura” e non “essere curati”. Non dimentichiamoci che noi siamo un microcosmo (organi, tessuti, ossa, muscoli, fluidi, pensiero, respiro) che vive in un macrocosmo (magnetismo, forza di gravità, atmosfera, pianeti, astri, natura, coscienza collettiva) che spesso non rispettiamo. Da questo non rispetto hanno origine i nostri malanni e ci ritroviamo così nella necessità di “farci curare”.

Il sentiero della salute

La Via (Dào) che possiamo percorrere per diventare più consapevoli del nostro stato energetico e di eventuali situazioni di malessere, sintomi o patologie in arrivo, si basa su semplici ma precise regole quotidiane.

• Rispettare il corpo e tenerlo allenato ed elastico (Tai Chi);

• Concedere alla mente dei sani momenti di “vuoto” (Meditazione);

• Permettere alla nostra parte più sacra di alimentare le cellule (Respiro);

• Nutrire con saggezza i nostri organi (sana Alimentazione);

• Impostare la nostra “visione d’insieme” su cicli cosmici (meno tecnologia e più natura) con pensieri rivolti alle opportunità nelle nostre mani invece che a quello che non abbiamo.

Di Barbara Malinverno

Letture

Vi segnaliamo il libro Tai Chi e Postura di Barbara Malinverno: è facile Risvegliare il corpo con piccole pratiche quotidiane di Tai Chi. In questo libro troverete tutti i dettagli e tante illustrazioni.

Tai chi e salute: riequilibrare è meglio che curare - Ultima modifica: 2024-02-22T17:25:21+01:00 da Redazione

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