Classico rimedio della nonna, il miele è da sempre usato per trattare i piccoli disturbi delle prime vie respiratorie (e non solo). E in effetti oggi sappiamo che la sua composizione, ricca di zuccheri, antiossidanti e sostanze con azione antibatterica, aiuta a ridurre la proliferazione di microrganismi e a lenire le irritazioni. Non a caso l’Organizzazione Mondiale della Sanità lo indica come opzione utile, ad esempio, nel calmare la tosse dei bambini.
Un’unione sinergica
Ma se il miele è al timo – erba tradizionalmente conosciuta per le sue proprietà antisettiche e spesso usata in tisane contro mal di gola e bronchiti – la sua efficacia aumenta. Il miele di timo concentra in sé le caratteristiche di entrambi, rivelandosi un alleato naturale non solo per le vie respiratorie, ma per la salute della bocca, come ha scoperto recentemente uno studio pubblicato sull’European Journal of Oral Sciences.
Il team di ricercatori della clinica di medicina orale della British University in Egitto ha messo alla prova il miele di timo per trattare un disturbo molto diffuso: le afte. Si tratta di piccole ulcere dolorose che compaiono all’interno della bocca, spesso in modo ricorrente, creando fastidio nella masticazione e nel parlare. Valutando l’efficacia di questo alimento dalle proprietà curative e confrontandolo con il trattamento farmacologico di riferimento comunemente utilizzato per curare le afte, ossia una pasta a base di cortisone.
Lo studio in breve
I ricercatori hanno coinvolto 30 pazienti con afte orali e li hanno divisi in due gruppi. Il primo ha applicato miele di timo puro più volte al giorno direttamente sulla lesione, mentre il secondo ha seguito lo stesso schema con la pasta al cortisone. Dopo una settimana, i risultati hanno mostrato che il miele di timo non solo aveva ridotto in maniera significativa il dolore e le dimensioni delle ulcere, ma si era rivelato addirittura più efficace del trattamento farmacologico. Inoltre, chi lo aveva utilizzato ha riportato un miglioramento maggiore della qualità della vita, senza effetti collaterali.
Secondo gli autori, questa ricerca è la prima evidenza clinica che ha dimostrato come il miele di timo possa agire in modo paragonabile, se non superiore, a un farmaco topico nel trattamento delle afte.
I cibi che curano
Questi dati confermano l’interesse crescente verso i rimedi naturali basati su alimenti funzionali. Il miele di timo, già apprezzato come dolcificante e come sostegno in caso di tosse o mal di gola, entra così a pieno titolo tra le possibili strategie per gestire piccoli disturbi del cavo orale. Naturalmente, in caso di afte frequenti o gravi resta importante rivolgersi al medico, ma lo studio apre la strada a un impiego pratico e sicuro di questa “dolcissima medicina”.





