Acqua e salute
News: anche l’acqua serve per ragionare meglio

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L’idratazione è fondamentale non solo per la salute dell’organismo ma anche della mente, come confermato da una ricerca dell'European Journal of Nutrition . Ma durante il giorno riuscite a capire se bevete il giusto? Ecco come valutarlo facilmente con in più qualche consiglio su misura per noi donne

Alla base della piramide alimentare, l'acqua ci è necessaria per vivere e per mantenere  una salute ottimale del corpo e anche della mente. Tra i suoi infiniti compiti per l’organismo ci sono la regolazione della pressione e della temperatura corporea, l’idratazione necessaria per proteggere le articolazioni, gli organi e i tessuti come l’epidermide, la “pulizia” del tratto urinario nonché la digestione e il transito degli alimenti.

Una ricerca che riguarda le signore

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Ma l’acqua è utile anche al nostro cervello: chi è disidratato subisce un calo delle performance mentali. A questo proposito uno studio pubblicato dall'European Journal of Nutrition ha suggerito che bere poco influenzerebbe le capacità cognitive più facilmente nelle donne. In questa ricerca, le donne meno idratate avevano avuto i risultati più bassi nei test cognitivi che misuravano la capacità di ricordare, la durata dell’attenzione, la velocità di elaborazione mentale e la fluidità verbale. Perciò, se ogni tanto vi sembra di sentirvi non tanto lucidi, magari può dipendere dal fatto che bevete troppo poco.

Come capisco se bevo il giusto per me?

Se il consiglio di assumere 8 bicchieri al giorno è ormai molto popolare – un po’ come accade per le 5 porzioni al giorno di frutta e verdura – resta comunque un’indicazione generale che non è facile ricordarsi. Tranne per i più metodici o per chi ha problemi di salute specifici, normalmente nessuno conta i bicchieri o i liquidi ingeriti durante un giorno.

Un metodo facile per sospettare se si beve troppo poco lo suggerisce il professore Andrew Budson, docente di neurologia presso la Harvard Medical School. In pratica, il professore rovescia il punto di vista: più dell’acqua ingerita è meglio valutare quella escreta. In linea di massima, se ci accorgiamo di andare in bagno grosso modo ogni due ore (poi dipende dalla sensibilità individuale, se si sta a casa oppure fuori, ecc) tutto ok. Ma se, invece, andiamo due-tre volte al giorno è molto probabile che dobbiamo idratarci di più e che, magari, ignoriamo per qualche ragione il fisiologico istinto di bere.

Inoltre, il professore consiglia di bere più acqua alle donne che consumano regolarmente altre bevande dall’effetto diuretico come quelle alcoliche (birra ad esempio), tè e caffè. Che, quindi, potrebbero aumentare la disidratazione se non viene compensata con abbastanza acqua. Non dimentichiamo che l’effetto diuretico è prezioso per liberarsi dei liquidi di troppo che ristagnano nei tessuti per le ragioni più varie. Ma che peggiora la situazione in un organismo già poco idratato o senza ritenzione idrica.

Chi beve ai pasti assorbe più calcio!

Minerale fondamentale per la salute delle ossa, nelle donne il fabbisogno del calcio è alto ma per fortuna l’acqua ne è una buona fonte. Secondo svariati studi, la biodisponibilità del calcio contenuto nell’acqua è buo­na, con percentuali che vanno da circa il 25% fino a oltre il 40%, raggiungendo così le quote del latte. Si è però visto che il buon assorbimento, oltre che dalla quantità di calcio presente, dipende anche da alcune variabili. Migliora se si beve durante il pasto piuttosto che a digiuno, se si beve un po’ per volta, ad esempio un paio di bicchieri, e non un litro in pochi minuti e, infine, se non si eccede col sale a tavola.

News: anche l’acqua serve per ragionare meglio - Ultima modifica: 2020-04-15T14:08:58+02:00 da Barbara Asprea

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