Mangiare (anche poco) di notte fa ingrassare: ora abbiamo le prove

Dimmi a che ora mangi e ti dirò se ingrasserai: una nuova ricerca ha scoperto cosa succede al nostro metabolismo (e al peso) se consumiamo lo stesso spuntino al mattino oppure di notte

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Lo sappiamo: il nostro orologio biologico regola il modo in cui viene metabolizzato il cibo che mangiamo, ad esempio siamo programmati per bruciare i grassi durante il digiuno notturno, mentre bruciamo meglio i carboidrati al mattino.
In altre parole, se saltiamo di fare la colazione mentre amiamo i golosi spuntini notturni, remiamo contro ai ritmi naturali dell’organismo mettendoci più a rischio di ingrassare. E in effetti, l’influenza degli orari dei pasti è ormai sotto i riflettori da qualche anno tanto da venire considerato un elemento importante nella dietetica attuale.

E cosa succede al metabolismo quando si mangia di notte oppure di giorno - o per dirla meglio, quali sostanze nutritive preferiamo bruciare a seconda degli orari - è stato l'obiettivo di questa interessante ricerca Usa appena pubblicata su PLOS Biology nella quale sono stati testate le reazioni metaboliche di un gruppo di volontari.

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Lo studio in poche parole

I ricercatori della Vanderbilt University, in due sessioni separate di 56 ore hanno monitorato il metabolismo di soggetti adulti sistemati in una camera respiratoria, ossia un ambiente in grado di analizzare i nutrienti che vengono bruciati attraverso il respiro. In ogni sessione, pranzo e cena sono stati presentati sempre negli stessi orari ma i tempi del terzo pasto differivano tra le due metà dello studio. Così in una sessione il pasto giornaliero aggiuntivo è stato presentato a colazione (ore 8) mentre nell'altra sessione, un pasto nutrizionalmente equivalente con le stesse calorie, è stato presentato in tarda serata (ore 22). La durata del digiuno notturno è stata la stessa in entrambe le sessioni.

Insomma, stesse calorie ma orari differenti. Nei partecipanti è stato verificato che lo spuntino notturno ha comportato un ritardo, e quindi una inferiore ossidazione dei grassi rispetto alla colazione. E, come è noto, il grasso che non viene consumato si trasforma in deposito adiposo. Non dimentichiamo che il nostro organismo sfrutta ogni surplus calorico per fare scorta di grassi in modo da proteggerci meglio in caso di carestie (una situazione comune nell’uomo preistorico).

Insomma, come concludono i ricercatori, digiunare tra il pasto serale e la colazione ottimizza la gestione del peso. E se la notte viene voglia di aprire il frigo alla ricerca di cibo, prepararsi un confortante infuso caldo rimane la scelta migliore.

 

Mangiare (anche poco) di notte fa ingrassare: ora abbiamo le prove - Ultima modifica: 2020-03-02T18:21:32+01:00 da Barbara Asprea

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