Di stagione
Fave fresche: 5 virtù salutari da sapere

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Non solo con il pecorino. Le fave fresche meritano ben più di un'apparizione nella scampagnata del primo maggio. Ora di stagione, scopriamo almeno cinque ottime ragioni per metterle in tavola spesso, sia crude che cotte
  1. Tanta vitamina C
    Le fave fresche crude sono una sorprendente fonte di vitamina C: una porzione da 150 g ne apporta circa 50 mg, pari a oltre la metà del fabbisogno giornaliero per una donna adulta. Questa vitamina, oltre a sostenere le difese immunitarie, aiuta ad assorbire meglio il ferro presente nei vegetali (caratteristica molto importante, specie per chi è vegetariano). Sfortunatamente è sensibile al calore e sopporta male le cotture. Per questo, vale la pena gustare le fave anche crude in insalata, specie se sono piccole e tenere. Oppure cuocerle il meno possibile: la breve esposizione al calore riduce ma non annulla del tutto l’apporto di vitamina C.
  2. Saziano senza appesantire
    Le fave fresche contengono 50-60 kcal per 100 g, un valore molto più basso rispetto alla versione secca, grazie all’elevata presenza di acqua. Ma ciò che le rende interessanti per chi vuole restare in forma è l’apporto di fibre: 9-10 g ogni 200 g di semi integri, con la buccia. Le fibre rallentano la digestione, aumentano il senso di sazietà e aiutano a controllare l’appetito. Non solo: facilitano il transito intestinale e sostengono il microbiota intestinale. In pratica: poche calorie, più benessere.
  3. Aiutano a regolare colesterolo e glicemia
    Il profilo delle fibre delle fave è ben bilanciato tra solubili e insolubili. Quelle solubili formano un gel nell’intestino che riduce l’assorbimento di zuccheri e grassi, contribuendo a mantenere stabile la glicemia e a ridurre il colesterolo cattivo (LDL). Per questo sono un’ottima scelta anche in caso di resistenza insulinica o colesterolo elevato. Un piccolo supporto naturale, quotidiano e senza effetti collaterali.
  4. Ricche di nutrienti che contano davvero
    Le fave sono una miniera di folati (più di 100 µg per 100 g), vitamina del gruppo B fondamentale per la sintesi del DNA e per la prevenzione delle malformazioni fetali in gravidanza. Contengono ferro, utile contro l’anemia (che, come già ricordato, va associato alla vitamina C per diventare più biodsponibile), e buone quantità di calcio, fosforo e magnesio, che sostengono ossa, muscoli e metabolismo. Non mancano nemmeno carotenoidi e polifenoli, antiossidanti che aiutano a contrastare l’infiammazione e l’invecchiamento cellulare.
  5. Con le sane proteine vegetali
    Con 5-6 g di proteine per ogni 100 g, le fave fresche forniscono un buon apporto proteico, utile per chi segue un’alimentazione vegetariana o vegana, ma non solo. Le proteine vegetali, infatti, sono naturalmente prive di colesterolo e hanno un impatto ambientale molto più contenuto rispetto a quelle animali. Inoltre si accompagnano a fibre, vitamine e fitocomposti benefici, a differenza delle proteine di origine animale, che spesso sono associate a grassi saturi e sale. Inserirle più spesso nella dieta contribuisce non solo alla varietà alimentare, ma anche alla prevenzione delle malattie metaboliche più comuni.
Fave fresche: 5 virtù salutari da sapere - Ultima modifica: 2025-04-17T08:00:24+02:00 da Barbara Asprea
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