Salutare frutta
Datteri a colazione: ed è subito festa!

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Ecco un modo comfort, sano e nutriente per rendere più natalizio il primo pasto del giorno. Ma non solo: scopriamo come è meglio usare i datteri senza rischi per la linea (spoiler: lo zucchero c’entra), le porzioni di riferimento, le loro qualità nutrizionali, più qualche idea in cucina

Non solo panettone e dolci natalizi. Dalla cannella, alla melagrana o alla frutta secca, esistono tanti altri cibi naturali che caratterizzano il Natale e i datteri sono certamente tra questi. Come è già facile notare dalla notevole offerta presente in negozi e supermercati. Per fortuna rispetto al passato, quando si trovavano per lo più glassati (e quindi con una dolcezza esagerata) ora è diventato normale comprare datteri essiccati e lasciati al naturale. Ma oltre a ciò, va tenuto presente che non tutti i datteri sono uguali: oltre ai comuni Deglet Nour, dalla tipica forma allungata, ne esistono anche altre varietà interessanti. In questi anni tra i più amati ci sono i Medjoul, molto grandi e dalla polpa carnosa, ma altrettanto interessanti sono, ad esempio, i datteri Sukkari, dal colore chiaro e la forma tondeggiante, che si caratterizzano per un gusto meno dolce ma più aromatico. Insomma, vale la pena fare qualche test e trovare le qualità che piacciono di più o che risultano più adatti per gli usi in cucina.

Un dolce buongiorno

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Anche al naturale i datteri, sebbene siano ricchi di sostanze nutritive molto utili, hanno comunque la caratteristica di essere un frutto zuccherino (fruttosio e glucosio, in particolare). Di conseguenza il modo migliore per consumarli è quello di usarli al posto dei dolcificanti abituali. E qual è il momento del giorno in cui l’organismo ha più bisogno di zuccheri? Ma al mattino, naturalmente. Dopo il digiuno notturno – che dovrebbe essere di 10-12 ore – l’organismo ha bisogno sia di energia per rimettersi in moto che di riformare le sue scorte di glucosio andate esaurite. Così facendo è possibile avere più vantaggi allo stesso tempo.

  1. Si donerà un sapore natalizio alla pietanza in questione (basti pensare al muesli del mattino). Sentendosi così più gratificati e in sintonia col periodo.
  2. La componente zuccherina dei datteri verrà sfruttata al meglio, ossia quando serve, e compensata perché prende il posto di zucchero & Co.
  3. Il rialzo glicemico sarà più contenuto. In effetti l’impatto sulla glicemia dei datteri essiccati non è così alto come si pensa ma è considerato medio – e basso per alcune varietà - anche grazie alla presenza di fibre solubili che contribuiscono a ridurre i picchi glicemici (e contrastano il colesterolo alto). Tra l’altro l’associazione tra datteri e yogurt intero greco o formaggio spalmabile risulta davvero efficace per ridurre l’impatto sulla glicemia.
  4. Si arricchisce la colazione di sostanze nutritive. Se per lo zucchero si parla di calorie vuote, perché danno solo energia, quelle dei datteri migliorano il profilo nutrizionale del pasto. Oltre a zuccheri e fibre, apportano un po’ di proteine, antiossidanti polifenoli dagli effetti protettivi e antinfiammatori, vitamine del gruppo B e folati, tantissimi sali minerali: potassio - molto più delle banane - zinco, calcio, ferro, selenio, rame e manganese.

E riguardo alle porzioni? In genere, per restare all’interno di una dieta bilanciata controllata come zuccheri semplici e calorie, si consiglia di non superare i 30 g al giorno, equivalenti a circa 90 calorie, poi a seconda del fabbisogno energetico e dell’età può essere consigliabile ridurre la porzione a 20 g o arrivare a 40 g o più. Come è il caso di chi pratica sport: non è raro utilizzare i datteri come ricarica post-gara. Senza esagerare con la precisione, ci si può concedere da uno ai tre datteri: dipende dalla loro grandezza (un Medjoul grande può pesare anche 30 g). Poi, ovviamente, se si mangiano a colazione al posto dello zucchero, si può stare un po’ più rilassati.

Datteri in crema

Il consiglio principale resta di usarli al posto di zuccheri, sciroppi vari o miele. A questo proposito va ricordato il cosiddetto miele di datteri, del quale si può preparare una veloce versione casalinga frullando i datteri (eventualmente già ammollati) con un goccio di limone e l’acqua necessaria per ricavare una crema da conservare sotto vetro in frigo. E poi da utilizzare per addolcire yogurt, impasti, latte, budini, risolatte. O da spalmare sul pane insieme a yogurt greco o ricotta.

I datteri frullati sono anche un ingrediente eccezionale per rendere più interessanti i frullati invernali a base di mela o banana. Ma sono ottimi anche per addolcire tazze di cioccolata o di latte.

Come spuntino energetico è comune trasformare i datteri in “energy ball” crudiste: tipicamente i datteri vengono ammollati e poi frullati a piacere insieme a fiocchi di avena, bacche essiccate, cocco rapè, cacao o spezie dolci a piacere, frutta a guscio e un goccio d’olio per aiutare l’impasto.

Poi ovviamente, i datteri vengono apprezzati nei piatti salati, da quelli ripieni con il formaggio alle insalate gourmet, ma questo è un altro discorso…

 

Datteri a colazione: ed è subito festa! - Ultima modifica: 2023-12-18T07:53:20+01:00 da Barbara Asprea

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